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Allerta ai seggi e sui rappresentanti di lista, Alfano chiede dossier su Napoli

Allarme voto, tensione sui rappresentanti di lista e su possibili tensioni alle urne. Lettieri attacca, Alfano dispone approfondimenti. Scontro tra il candidato del centrodestra e i ragazzi del centro sociale ex Opg Occupato.
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Il ‘fascicolo Napoli' è sempre aperto quando si parla di elezioni. Angelino Alfano, ministro dell'Interno, però chiede qualcosa di più. A quanto apprende Fanpage.it chiede alla prefettura, alla questura, ai carabinieri, il massimo dell'attenzione nella fase che va dal 4 giugno, giorno di preparazione dei seggi elettorali, al 5, election day, fino all'eventuale ballottaggio del 19 giugno. Napoli ovviamente al centro, ma anche gli altri importanti comuni della Campania al voto, nel Casertano, Salerno, Benevento. Obiettivo: scongiurare ogni anomalia nelle operazioni di voto e nelle successive operazioni di spoglio.

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I ragazzi del centro sociale ex Opg occupato con lo striscione anti-Lettieri

Ieri Alfano ha telefonato al candidato Gianni Lettieri dopo che quest'ultimo ha lanciato l'allarme circa possibili casi di tensione alle urne. Motivo? «Stanno circolando in queste ore – scrive Lettieri in una nota – chiamate alle armi provenienti da ambienti estremisti e antagonisti, legati a doppio filo a Luigi De Magistris, che invitano a creare un clima di intimidazione nei pressi dei seggi il giorno del voto. In particolare i militanti del centro sociale ex Opg Occupato, con un linguaggio che sembra far presagire un'organizzazione da guerriglia urbana, si sta preparando per presidiare i seggi con delle ronde, quasi a volersi sostituire alle forze dell'ordine e di polizia, le uniche titolate a sorvegliare sul corretto svolgimento delle operazioni di voto. Il sindaco uscente non prende le distanze da tutto ciò, dunque fomenta e aizza questo clima di tensione». L'appello al Viminale e al Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, è stato rapidamente accolto. Ex Opg, struttura occupata in zona Materdei, è dichiaratamente a favore di De Magistris e sta avviando da  qualche settimana il ‘reclutamento' di rappresentanti di lista, definiti pomposamente dal sindaco ricandidato «volontari per la rivoluzione» a favore delle liste pro-DeMa.

Non si fa  attendere la risposta degli antagonisti: «In sede di Ufficio Elettorale (e cioè nei seggi), i rappresentanti di lista non solo possono e devono concorrere al controllo dello svolgimento regolare delle operazioni, ma sono considerati Pubblici ufficiali. E questo non lo diciamo noi, ma lo scrivono quei "sovversivi" del Ministero dell'Interno. Una brutta figuraccia per lo staff di uno che si candida a prossimo sindaco di Napoli non riuscire nemmeno a conoscere il regolamento elettorale attualmente in vigore». De Magistris rincara la dose: «Condivido l'appello ad Alfano lanciato da Lettieri perché sono molto preoccupato da quello che proprio Lettieri sta mettendo in campo».

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