Nel mese di novembre l'allerta meteo su Napoli ha accompagnato quasi 4 giorni su 7, insieme ai provvedimenti di chiusura delle scuole per maltempo che hanno infiammato la discussione tra genitori contro e studenti ovviamente favorevoli ad un giorno in meno di scuola specie se nel weekend. Le numerose perturbazioni che hanno investito il capoluogo partenopeo rappresentano a loro modo se non un record assoluto in tal senso quanto meno un picco annuale molto alto. A Napoli secondo i meteorologi di Meteo Expert le perturbazioni «hanno scaricato al suolo quantità di pioggia anomale anche per uno dei mesi più piovosi dell'anno». Parliamo di 454 mm, più del triplo (+224%) della media. Il maltempo, peraltro, non accenna a cessare: in arrivo sono due nuove perturbazioni.
Analisi del clima di Napoli negli anni
Il clima di Napoli nel corso dei secoli è ben descritto in un saggio pubblicato dal sito dell'Università Federico II di Napoli, firmato da Adriano Mazzarella, Responsabile Osservatorio Meteorologico nel Dipartimento di Scienze della Terra. Sulle precipitazioni piovose il docente universitario spiega che, pur mancando «una evidenza statistica rigorosa della cosiddetta tropicalizzazione delle piogge, ossia del cambiamento del regime pluviometrico con piogge giornaliere che tendono a distribuirsi in maniera sempre più irregolare nell’arco dell’anno e con rovesci sempre più intensi e localizzati», emerge che a Napoli a pioggia ha un massimo tra ottobre e dicembre ed un minimo in estate. Tanto per avere un termine di paragone, spiega Mazzarella:
il rovescio più intenso è stato quello del 15 settembre 2001 quando, nelle prime ore del mattino, un nubifragio, in circa 3 ore, scaricò sulla città circa la sesta parte della quantità di pioggia che cade normalmente in un anno, provocando due vittime, diffusi dissesti ed ingenti danni, in seguito ai quali alla città fu riconosciuto lo stato di calamità naturale.
