Maltempo Benevento, scontro sul mancato allerta della Protezione civile Campania
"Bollino arancione? Si, abbiamo ricevuto tutti la comunicazione della Protezione Civile. Ma il colore arancione, tradotto, significa piogge moderate e non certo alluvione, quella che invece ha colpito e distrutto la città di Benevento e la metà dei comuni della provincia". Così' il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, sulle indicazioni del bollettino della Protezione Civile pervenuto in comune la sera precedente l'alluvione. L'avviso di allerta per avverse condizioni meteorologiche nella zona di Benevento, colpita da alluvione la notte tra il 14 e il 15 ottobre, è stato inviato dalla Protezione civile regionale ai sindaci dei paesi interessati. Si tratta del protocollo previsto in caso di pericolo e alta criticità e indica, genericamente "avverse condizioni meteo". Un allarme generico che non ha destato particolare preoccupazione nei comuni del Sannio, tant'è che nessun sindaco, compreso quello del comune più colpito, ha pensato di evacuare la popolazione nelle zone maggiormente a rischio. L'avviso, secondo quanto si apprende dal sito della Regione Campania, è stato diramato ufficialmente anche il giorno dopo alle 13 e 26 del 15/10/2015, a mezzo fax, prorogando dunque l'allerta e ancora una volta, indicando solo avverse condizioni meteo.
L'alluvione nel Sannio ha provocato l'esondazione del fiume Calore e la morte di due anziani, sorpresi dall'acqua e dal fango l'una nella sua abitazione di Pago Veiano e l'altro mentre spalava i detriti nel suo deposito a Montesarchio. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso nei territorio gravemente segnati dall'evento. Da ieri volontari e militari dell'esercito, insieme alle squadre della Protezione civile, stanno lavorando per liberare le strade dal fango. Una situazione fuori da controllo, per la quale ieri lo stesso governatore De Luca ha chiesto lo stato di calamità.
