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Almaviva, accordo tra Ministero e sindacati: salvi 400 posti di lavoro a Napoli

Salvi i 400 posti di lavoro in Campania. L’accordo tra le parti prevede anche ammortizzatori sociali per un anno e sei mesi. L’azienda di call center si è impegnata a mantenere la sede logistica di Napoli.
A cura di Angela Marino
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"Una sfida condivisa con Governo e sindacati per riportare lavoro e produttività nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo". Così una nota di Almaviva Contact annuncia l'accordo raggiunto al ministero dello Sviluppo economico che salverà 3.000 posti di lavoro di cui 400 a Napoli. "Stop ai licenziamenti, ammortizzatori sociali per 18 mesi con riduzione progressiva della solidarietà. Verifica mensile della situazione produttiva e occupazionale dell'azienda in sede istituzionale. Decisivo l'impegno del governo per l'intesa" conclude la nota. L'azienda di call center si è impegnata a mantenere la sede logistica di Napoli. Le Regioni si sono impegnate, invece, a finanziare corsi di formazione e riqualificazione del personale.

Il confronto che ha portato al raggiungimento dell'accordo ha visto impegnati le sigle sindacali e i rappresentanti del ministero dello Sviluppo Economico dalle tre di ieri pomeriggio a stamattina. "L'intesa – specifica il documento – prevede dal 1° giugno, per sei mesi, il ricorso ai contratti di solidarietà, con percentuali del 45% nelle sedi di Palermo e Roma e del 35% a Napoli, senza condizioni economiche peggiorative per i lavoratori; la riduzione dell'orario di lavoro sarà pianificata ogni 15 giorni e potrà prevedere interventi di formazione, da definire con un accordo separato tra azienda e sindacati". Entro sei mesi le parti sociali dovranno mettere a punto un nuovo accordo. "In considerazioni delle ulteriori misure – si legge ancora – proposte dal governo per fronteggiare la crisi del settore dei call center, nonché della possibilità di fare ricorso alla solidarietà non oltre il 31 dicembre, le parti sociali hanno concordato di gestire eventuali esuberi, che dovessero residuare al termine dei sei mesi con il ricorso all'integrazione salariale in favore dei lavoratori del settore dei call center per un periodo massimo di 12 mesi". Almaviva, inoltre, entro sei mesi dall'accordo appena stipulato "si impegna a ridurre gradualmente il ricorso all'integrazione al reddito attraverso un incremento dei volumi di lavoro, che sara' oggetto di verifica da parte del tavolo istituito al Mise, sino al raggiungimento del 20%".

"È stato raggiunto un importantissimo risultato – ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca – che ci impegna ancora di più nella difesa dei posti di lavoro per questa e le altre vertenze aperte nella nostra regione. L'obiettivo è salvaguardare l'occupazione ma soprattutto di creare in Campania nuove occasioni di lavoro. È questa la nostra priorità". "Le Regioni – ha dichiarato l'assessore Palmeri – comprendono la difficoltà del settore dei call center e si impegnano a finanziare specifici programmi di formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori finalizzati all accrescimento delle loro competenze".

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