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Amanda, la ragazza spinta sugli scogli di Bagnoli dal fidanzato, è ancora in pericolo di vita

Nella tarda serata di ieri sono arrivati aggiornamenti sulle condizioni di Amanda, la ragazza di 22 anni – originaria di Caserta – spinta sugli scogli a Bagnoli, Napoli, dal fidanzato: la ragazza è stabile, ma ancora in pericolo di vita. Intanto il fidanzato, Gennaro Maresca, 24 anni, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
A cura di Valerio Papadia
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Tengono ancora con il fiato sospeso le condizioni di salute di Amanda, la ragazza di 22 anni originaria di Caserta che è stata spinta sugli scogli di Bagnoli, a Napoli, dal fidanzato, al culmine di una lite. Soltanto nella tarda serata di ieri sono arrivati aggiornamenti sulle sue condizioni di salute: la 22enne è stabile, ma è ancora in pericolo di vita. Intanto, ieri, il fidanzato, Gennaro Maresca, 24enne residente a Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli, è stato arrestato: è accusato di tentato omicidio.

La ragazza è caduta in mare e ha bevuto molta acqua, tanto che i soccorritori, giunti sul posto, hanno dovuto utilizzare un respiratore. Il racconto degli attimi successivi alla lite e alla caduta in mare della 22enne, spinta in acqua dal fidanzato pare al culmine di una lite, è stato fornito a Fanpage.it da Francesco, 24 anni, il ragazzo che l'ha soccorsa per primo, un infermiere che si trovava lì con alcuni amici. "Non abbiamo visto quello che è successo, ma abbiamo sentito le ragazze gridare e ci siamo avvicinati. All'inizio credevamo fosse una rissa, poi abbiamo capito – ha raccontato il ragazzo – quella immagine non la dimenticherò mai: la ragazza era immobile a pelo d'acqua, con la faccia in giù. Sembrava una scena da film, è stato terribile, siamo rimasti impietriti".

Il buttafuori di un locale che sorge proprio vicino alla scogliera e un'altra persona, dopo aver sentito il rumore, si sono gettati in acqua e hanno tirato su Amanda, adagiandola sulla scogliera. È stato poi Francesco, dopo essersi qualificato come infermiere, a praticare le prime manovre di rianimazione alla ragazza in attesa che arrivassero i sanitari.

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