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Amministrative, disastro Pd nella presentazione delle liste

I democrat presentano tardi un documento e non saranno in competizione a Torre del Greco. Niente liste neppure a Quarto e Pollena Trocchia, mentre a Castellammare di Stabia il Pd appoggerà un candidato di centrodestra, mentre lo storico esponente della sinistra Andrea Di Martino va verso il ballottaggio capeggiando un gruppo di civiche.
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La presentazione delle liste per le amministrative del prossimo 10 giugno rappresenta una nuova debacle per il Partito Democratico napoletano, che sarà assente dalla competizione a Torre del Greco, Quarto e Pollena Trocchia, mentre a Castellammare di Stabia appoggerà un ex esponente di Forza Italia.

Quanto accaduto a Torre del Greco, in particolare, ha dell’incredibile: dopo aver cambiato tre candidati sindaci in una notte, alla fine i documenti della lista sono stati presentati in ritardo alla commissione elettorale, così il simbolo del Pd non sarà presente sulla scheda. Il nome prescelto dagli organi locali del partito, Lorenzo Porzio, era stato bruciato nella serata di ieri e poco dopo era saltato anche quello della seconda scelta, Luigi Mennella. A quel punto il segretario cittadino, Massimo Meo, ha deciso di convergere sulla figura di Giovanni Palomba, che tiene dentro anche numerosi ex consiglieri facenti parte della maggioranza di Ciro Borriello, il sindaco arrestato il 7 agosto dello scorso anno per una storia di mazzette. Stamattina, però, uno dei documenti è stato presentato dopo il termine massimo e quindi il Pd è stato escluso dalla competizione elettorale.

A Castellammare di Stabia il segretario cittadino Nicola Corrado ha difeso per settimane la sua scelta di appoggiare l’ex forzista Massimo De Angelis, che avrebbe dovuto portare in coalizione anche una parte del centrodestra per un’alleanza trasversale capace di scontrarsi con il Movimento Cinque Stelle. Tuttavia, il Pd e De Angelis sono rimasti isolati e ne ha tratto giovamento l’ex vicesindaco Andrea Di Martino, storico nome della sinistra stabiese nonostante la giovane età, che ha messo su una corazzata di nove liste: il rischio è che i democrat non arrivino neppure al ballottaggio.

A Quarto, dove oggi governano i commissari, il Pd non è riuscito a presentare una lista per la seconda volta di fila: la scorsa volta il candidato sindaco Francesco Dinacci, poi trasmigrato in Liberi e Uguali, sbagliò a presentare i documenti, questa volta, invece, il partito non ci ha neppure provato. Incredibile la situazione a Pollena Trocchia: il centrosinistra, che si dava già per sconfitto dopo gli anni buona amministrazione di Francesco Pinto del centrodestra, non ha proprio composto una lista. Il locale gruppo dei Giovani Democratici ha provato la corsa in solitaria all’ultimo minuto per salvare l’onore, ma non ci è riuscito.

Davanti ad un tale sfacelo appare incredibile la nota del segretario provinciale dei democrat Massimo Costa, che scrive solo del caso Torre del Greco gettando la croce sul segretario locale con parole durissime, ma non dedica neppure una parola a quello che è accaduto negli altri Comuni, dove la responsabilità degli organi provinciali è comunque evidente.

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