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Ancora dischetti di plastica sulle spiagge di Capaccio-Paestum, la protesta di Legambiente

Nuova “apparizione” dei dischetti di plastica sulle spiagge di Capaccio-Paestum e nuovo blitz degli attivisti di Goletta Verde, che chiedono che si chiudano al più presto le indagini sulla vicenda e che siano perseguiti i responsabili per i reati di inquinamento ambientale. “Ecogiustizia subito” lo striscione mostrato dagli ambientalisti in spiaggia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Torna l'emergenza dei dischetti "spiaggiati" sulle coste della Campania: quest'oggi nuovo blitz degli attivisti di Goletta Verde a Capaccio-Paestum, chiedendo che si chiudano al più presto le indagini sulla vicenda e che siano perseguiti i responsabili per i reati di inquinamento ambientale. "Ecogiustizia subito" hanno scritto su uno striscione gli attivisti di Legambiente, contro quella che sembra essere un'emergenza che riguarda ormai tutto il Tirreno.

I dischetti di plastica, o meglio "carrier", sono fuoriusciti dal depuratore che si trova a Capaccio-Paestum, con il risultato che la spiaggia che si trova nei pressi della foce del Sele fosse rapidamente "invasa" da questi dischetti. E così i volontari di Legambiente, oltre agli striscioni di protesta, hanno deciso di alzare la voce, cercando di mobilitare l'opinione pubblica su un fenomeno che non sembra arrestarsi, provocando l'inquinamento della zona. "Nei giorni scorsi, tramite i nostri legali, abbiamo depositato in Procura una richiesta di accesso agli atti per avere contezza dell’indagine in corso", ha spiegato Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania, "Un'indagine che auspichiamo possa concludersi al più presto, individuando i responsabili di questo scempio ambientale che ci aspettiamo siano perseguiti per reato di inquinamento ambientale come previsto dalla legge 68/2015 sugli ecoreati. Legambiente è pronta a costituirsi parte civile nel procedimento penale che speriamo possa avviarsi nel più breve tempo possibile", ha concluso poi la Ferro.

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