Anm al collasso: a rischio tutto il trasporto cittadino e gli stipendi degli autisti
La lettera reca la data del 19 luglio scorso, protocollo AU/777, è firmata dall'amministratore unico dell'Anm, Azienda napoletana di mobilità Napoli, Alberto Ramaglia, indirizzata agli assessori ai Trasporti e Bilancio e al capo di gabinetto dell'Ente, Attilio Auricchio. Il finale è di quelli che fanno presagire l'irreparabile: «Si segnala pertanto l'impossibilità di far fronte agli impegni finanziari dei prossimi mesi con le attuali disponibilità di cassa». Ovvero: l'azienda dei bus, funicolari e della metropolitana potrebbe non riuscire a garantire la continuità del trasporto cittadino né gli stipendi ai suoi dipendenti. Motivo? Presto detto, è tutto nero su bianco: «Il Monte dei Paschi di Siena – si legge – ha ridotto il fido di 5 milioni di euro». Motivo? Forse legato alla difficile situazione dell'istituto di credito che per salvarsi deve bloccare ogni credito non esigibile.
Ma c'è di più, c'è anche un problema a Palazzo San Giacomo. Il Comune guidato da Luigi de Magistris, infatti, non ha tenuto fede «agli impegni finanziari presi». Ovvero: il pagamento di 9 milioni al mese per Anm, considerato che a maggio all'azienda sono arrivati giusto la metà di questi soldi, a giugno assolutamente nulla e a luglio sono stati promessi 9 milioni ma ne sono stati accreditati solo 4, meno della metà.