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Anm Napoli paga 85mila euro il super consulente che licenzierà i lavoratori

L’avvocato Oreste Cardillo nominato consulente dell’Anm, l’azienda dei trasporti del Comune di Napoli. Obiettivo: supportare il durissimo piano di esuberi del personale previsto dalla società che gestisce bus, metro e funicolari. La denuncia di Andrea Santoro (Fratelli d’Italia): “Un lusso vergognoso, l’azienda è sull’orlo del fallimento”.
A cura di Antonio Musella
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Autobus fatiscenti e sempre in ritardo, metropolitane insufficienti, aumento delle tariffe, esuberi nel personale, scioperi e tensioni che si susseguono: l'azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, l'Anm, vive mesi terribili.  Sono 644 i lavoratori in esubero nell'azienda dei trasporti interamente controllata dal Comune di Napoli e per portare a compimento il piano di tagli del personale della compagnia di trasporti è stato assunto un super consulente: si tratta di Oreste Cardillo.

Parcella di 85mila euro da Anm a Oreste Cardillo

L'oggetto della prestazione assegnata all'avvocato del lavoro Oreste Cardillo, fratello  di Enrico, ex assessore comunale al Bilancio con Rosa Russo Iervolino  è: "Assistenza legale per l'attuazione delle misure di riduzione del personale previste dal Piano strategico di stabile risanamento e rilancio di Anm". In poche parole il professionista avrà il ruolo di ‘tagliatore di teste', dovrà mettere mano all'attuazione del piano che prevede 644 tagli. Fra questi lavoratori questi alcuni saranno trasferiti ad altre aziende pubbliche, altri saranno ricollocati con altre mansioni e una parte invece su base volontaria potrà andare in pensione. La parte difficile del piano riguarda proprio questi ultimi, perché senza coperture economiche adeguate per accompagnare i lavoratori in esubero alla pensione si potrebbe procedere ai licenziamenti diretti.

La crisi debitoria dell'azienda ha visto il passivo in bilancio lievitare fino ad oltre 40 milioni di euro tra indebitamenti, mancati trasferimenti da parte degli altri enti e mancato recupero dell'Iva sui servizi minimi verso la Regione Campania. Cardillo era l'unico partecipante alla procedura per ricevere l'incarico, un affido diretto per il noto avvocato napoletano che ha già ricevuto diversi incarichi dall'azienda di trasporto. L'Azienda napoletana mobilità infatti ha affidato al legale la sua difesa in sede giudiziaria in diversi contenziosi. Il documento porta la data del 31 maggio scorso, nello stesso giorno al professionista in questione venivano assegnati altri tre incarichi per un totale di circa 18mila euro.

Fratelli d'Italia : "Un lusso vergognoso fare luce sull'assegnazione delle consulenze"

A sollevare il caso della nomina del super consulente è stato il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Andrea Santoro, posizionato all'opposizione contro la maggioranza guidata da Luigi de Magistris : "È vergognoso dare consulenze con un affido diretto – spiega Santoro a Fanpage.it – c'è già una forte tensione in azienda per gli esuberi e vedere somme del genere spese per consulenze esterne ci sembra un lusso che si potevano risparmiare". "Il numero dei tagli è già noto, in azienda avevano già fatto i calcoli dovuti e il piano aziendale è già passato anche in consiglio comunale che bisogno c'era di affidare una consulenza esterna da 85 mila euro? " si chiede il consigliere di FdI.  "Cardillo ha già numerosi incarichi nell'azienda – prosegue Santoro – difende Anm in diversi contenziosi giudiziari, spulciando i dati dell'amministrazione trasparente della partecipata si nota come gli incarichi di consulenza vengono affidati sempre agli stessi avvocati. La denuncia pubblica è stata fatta durante il consiglio comunale ed è stato chiesto conto al sindaco: "Dovrebbe esserci una short list da cui attingere per la nomina di consulenze ma negli affidi ricorrono sempre gli stessi nomi, il sindaco De Magistris deve fare luce sul metodo di assegnazione delle consulenze" spiegano da Fratelli d'Italia. "Anm è un'azienda sull'orlo del fallimento e si permette il lusso di dare consulenze con queste cifre, forse è giunto il momento di capire come è stato possibile che il passivo sia aumentato in maniera così importante e magari spulciando gli appalti, le consulenze e gestioni allegre possiamo capire le ragioni della crisi aziendale". Intanto per lunedì 26 giugno è stato proclamato lo sciopero del trasporto pubblico proclamato dal sindacato di base Usb contro le restrizioni sul diritti di sciopero, una serrata di 4 ore dalle 9 alle 13 che fa presagire un'altra giornata di passione per la viabilità cittadina.

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