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“AnnaMaria Palermo tra Napoli e Cina”, il ricordo della docente all’Università “L’Orientale”

Venerdì 26 gennaio, alle ore 17 nell’Aula delle Mura Greche a Palazzo Corigliano in piazza San Domenico Maggiore, l’istituto saluterà la docente di Letteratura cinese moderna e contemporanea, scomparsa lo scorso luglio a 74 anni. Amici e colleghi la ricorderanno, si esibiranno Peppe Barra, Gaia Riposati e Cristina Donadio.
A cura di Andrea Parrella
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Si terrà venerdì 26 gennaio, alle ore 17 nell'Aula delle Mura Greche a Palazzo Corigliano, in piazza San Domenico Maggiore, l'evento "AnnaMaria Palermo tra Napoli e Cina", il saluto alla docente di Letteratura cinese e contemporanea presso l'Istituto Universitatio Orientale di Napoli, grande esperta di civiltà cinese, scomparsa nel luglio 2017. Una delle più eminenti personalità in ambito accademico nel suo campo, verrà ricordata e omaggiata con un saluto da parte dei rappresentanti della facoltà.

All'evento presenzieranno la rettrice dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale" Elda Morticchio e prenderanno parte colleghi ed amici della docente, da Lucia Caterina a Domenico De Masi, Paolo Paderni, Luisa Prudentino e Lida Viganoni, che offriranno un loro personale ricordo di AnnaMaria Palermo, in un incontro moderato dal giornalista Paolo Graldi. Parteciperanno inoltre Peppe Barra, accompagnato musicalmente da Giorgio Mellone, Gaia Riposati e Cristina Donadio, che leggeranno dei testi riferiti alla carriera accademica della docente.

La carriera di AnnaMaria Palermo

Era figlia di un napoletano illustre, Mario Palermo, storico militante di quel Partito comunista che s’era impegnato in anni difficili, spendendosi per la rinascita della sua città e per l’affermazione di grandi ideali. Un bagaglio di cui la professoressa Palermo, madre della giornalista e conduttrice di La7 Myrta Merlino, aveva fatto tesoro negli anni della formazione. L'esperienza accademica ha inizio con il conseguimento laurea nel 1967 presso l’Istituto Universitario Orientale, al corso di Laurea in Lingue e Civiltà Orientali, indirizzo linguistico-letterario, lingua quadriennale cinese, discutendo una tesi su una novella di Yudafu, importante scrittore cinese degli anni ’20. Dal 1968 al 1970 vive a Parigi e approfondisce i suoi studi sulla letteratura cinese del Novecento fino alle ultime avanguardie, usufruendo di una borsa di studio italiana e partecipando al Movimento del Maggio ‘68.

Al rientro da Parigi le viene assegnato all’Orientale l’incarico per l’insegnamento di Lingua e Letteratura cinese che, nel 1973 e fino al 1980, diventerà un incarico stabilizzato. Studia per due anni a Pechino presso il Beijing Yuyan Xueyuan (oggi Università di lingua e cultura cinese di Pechino) con una borsa di studio del governo cinese ed è tra i primi cinquecento sinologi occidentali a frequentare un’università cinese nel periodo più difficile della Rivoluzione Culturale. Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 trascorre lunghi periodi trascorsi presso la Columbia University di New York , grazie ai quali approfondisce i suoi studi sinologici sotto la guida di esimi studiosi di letteratura cinese moderna e contemporanea. A cavallo con questa esperienza, nel 1980 ottiene l'incarico di professore associato di Letteratura cinese moderna e contemporanea, insegnamento che mantiene fino al 2010, quando raggiunge il pensionamento anticipato.

Nell’autunno del 1985 partecipa a Pechino al I Congresso degli Scrittori Cinesi. Nel gennaio 1993 viene nominata, per chiara fama dal Ministero degli Esteri Italiano, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Pechino e ricopre la carica fino alla fine del 1996. Dal 2003 AnnaMaria si è recata regolarmente in Cina una o due volte l’anno e ha seguito le trasformazioni epocali del grande paese asiatico. Prima come consulente della Regione Campania, poi, dal dicembre 2007, come vice-presidente dell’Istituto Confucio fondato in quella data presso l’Università degli studi di Napoli l’Orientale, ha continuato a mantenere vivo il suo rapporto con la Cina e i cinesi. Dal 2010 è stata chiamata a dirigere lo stesso Istituto Confucio in seno all’Orientale e ha ricoperto tale carica fino alla sua scomparsa il 22 luglio 2017.

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