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Anziana finge rapina, poi confessa: “Sono sola”. I poliziotti le offrono la colazione

Un’anziana donna di 92 anni ha chiamato la Polizia di Stato dichiarando di aver subito una rapina in casa. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, non notando alcun segno del furto, la donna ha confessato di aver inventato la rapina perché vive sola e ha bisogno di compagnia. I poliziotti allora le hanno offerto la colazione e l’hanno poi affidata alle cure del parroco della chiesa di quartiere.
A cura di Valerio Papadia
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Una storia di solitudine, come spesso se ne sentono quando di mezzo ci sono persone anziane, che fortunatamente però si è conclusa a lieto fine, quella che arriva da San Carlo all'Arena, quartiere del centro antico di Napoli. Nella giornata di ieri, una donna di 92 anni ha telefonato alla polizia, in evidente stato di agitazione, asserendo di aver subito una rapina in casa. Sul posto si sono recati gli uomini del commissariato San Carlo all'Arena della Polizia di Stato, come racconta una nota della Questura di Napoli, che però, una volta entrati nell'appartamento dell'anziana donna hanno potuto verificare che era tutto in ordine e che non mancava niente, anzi; c'era addirittura del denaro sul tavolo della cucina.

Gli agenti hanno allora cercato di tranquillizzare la 92enne, cercando di farle capire che dall'appartamento non mancava nulla: è stato così che la donna ha confessato, dichiarando ai poliziotti di essersi inventata la rapina soltanto perché vive da sola e aveva bisogno di compagnia. Gli agenti hanno così accompagnato la 92enne a fare colazione e l'hanno poi accompagnata nella parrocchia del quartiere, affidandola al prete, che conosce bene la donna e che ha assicurato ai poliziotti che avrebbe trovato qualcuno che facesse compagnia all'anziana. "Il sorriso ed i ringraziamenti che la signora ha donato ai poliziotti che sono intervenuti, sono stati, di sicuro, un incentivo per riprendere il servizio di prevenzione e di repressione dei reati" conclude la nota della Questura di Napoli.

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