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Covid 19

Anziani trasferiti, Villa Angela: “Non attrezzati per pazienti con problemi psichiatrici”

Dopo il video di Fanpage.it che ha raccolto la testimonianza della parente di una delle persone ospitate nella casa di riposto per anziani Casa di Mele di Fuorigrotta, arriva la ricostruzione della Clinica Villa Angela: “Disponibili a ricoverare pazienti positivi da Coronavirus di grado lieve”. Ma “la Clinica non è attrezzata per gestire pazienti che abbiano problemi di natura psichiatrica”. “I mezzi di trasporto non erano nostri”.
A cura di Redazione Napoli
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“Villa Angela si è resa disponibile a ricoverare pazienti positivi da Coronavirus di grado lieve”. Ma “la Clinica non è attrezzata per gestire pazienti che abbiano problemi di natura psichiatrica. I mezzi di trasporto non erano nostri. Abbiamo lasciato i pazienti alle 19,30”. Dopo il video di Fanpage.it dal titolo “L’odissea degli anziani trasferiti dalla casa di mela: trattati come spazzatura”, che ha raccolto la testimonianza della parente di una delle persone ospitate nella casa di riposto per anziani Casa di Mele di Fuorigrotta, arriva la ricostruzione di Villa Angela sul trasferimento di alcuni anziani. “La nostra struttura e i nostri professionisti – sottolinea Villa Angela – con encomiabile impegno continuano a garantire un eccellente livello del servizio”.

Ecco la ricostruzione di Villa Angela di quanto accaduto giovedì 2 aprile 2020 nelle operazioni di trasferimento di alcuni anziani ospiti di Casa di Mele, sgomberata dall'Asl per un focolaio di casi di Coronavirus:

“La nostra clinica – spiegano Mariano Iulizzi, legale rappresentante Clinica Villa Angela, e Giovanni Buono, Responsabile medico del reparto di Degenza Pazienti Covid Positivi, Clinica Villa Angela – come altre della Regione, in base ad un accordo siglato tra Aiop e Regione Campania, si è resa disponibile a ricoverare pazienti positivi da Coronavirus di grado lieve. La Clinica non è attrezzata per gestire pazienti che abbiano problemi di natura psichiatrica, come poi le risultanze dimostreranno essere alcuni degli ospiti che ci hanno accusato di “rigettare”.

“I mezzi di trasporto forniti dall'Asl”

“La Clinica Villa Angela è stata contattata dal suo presidente, il dottor Sergio Crispino, per un’emergenza di pazienti Covid-19 positivi ospitati presso una struttura di Fuorigrotta. Abbiamo dato disponibilità immediata di 10 posti letto, e la condizione è stata subito comunicata al dirigente medico della ASL: i pazienti non dovevano avere patologie incongrue con quella che è la tipologia della branca di Lungodegenza medica e riabilitativa della clinica”. “Le operazioni di trasferimento sono avvenute nel pomeriggio di giovedì scorso, quando sono giunti all’ingresso della zona ricovero i primi 5 pazienti con mezzi che non appartengono alla nostra clinica ma che sono stati messi a disposizione dall’Asl per il trasporto. I pazienti sono stati visitati prima dell’ingresso in struttura così come da prassi.

“I 5 pazienti manifestavano disturbi mentali”

“I successivi cinque pazienti – proseguono i rappresentanti di Villa Angela – arrivati con lo stesso mezzo di trasporto a distanza di qualche ora, hanno aggredito in malo modo medici e infermieri manifestando evidenti sintomi di disturbo mentale, che non siamo in grado di gestire per la natura della nostra Clinica. Abbiamo quindi dovuto chiedere al conducente del mezzo di indirizzare questi pazienti dove potessero essere attrezzati per gestire queste patologie. Clinica Villa Angela il giorno seguente ha ospitato 10 pazienti congrui con l’ospitalità in struttura”.

Villa Angela, quindi, ha svolto “meticolose indagini interne” per ricostruire quanto accaduto. “La situazione dei 5 pazienti che non abbiamo potuto accogliere – spiega Villa Angela – si è conclusa alle 19,30 per quanto ci riguarda quando, dopo innumerevoli colloqui telefonici con la dottoressa Spinosa, dirigente del Distretto Sanitario 25 chiamata a gestire il trasferimento d’urgenza, pazienti e familiari coinvolti si sono allontanati. Non abbiamo idea di come siano andate le cose dopo, ma sicuramente all’1 di notte non abbiamo lasciato nessuno sul marciapiede né tantomeno li abbiamo trasferiti su mezzi che non possediamo, o meglio, che non esistono”. “La Clinica continua ad oggi a ospitare i 10 pazienti ricevuti dalla Casa di Mela. Ha altresì predisposto una turnazione e riorganizzato spazi e personale per far sì che questi pazienti, in attesa di tampone, e chi li ha in cura non interferiscano con restanti pazienti e personale della Clinica”.

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