Anziano accoltella nipote, poi si suicida dopo l’arresto: “Non mi accudivano”
Non si sentiva accudito con amore, così un uomo di 76 anni ha accoltellato la nipote di 43 e poi si è suicidato lanciandosi dal balcone di casa. E' successo a Gragnano, in un rione del comune nel Napoletano, che adesso vive sotto choc una storia angosciante. La vittima, di 43 anni, è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata all’ospedale di Castellammare di Stabia dove è stata sottoposto alle cure dei sanitari. Ha riportato almeno ferite con tagli al torace, al braccio sinistro ed al dito anulare guaribili in una settimana. Secondo le prime ricostruzioni, l’anziano era stato il custode dell'ospedale di Gragnano. Rimasto vedovo, da anni ospitava la nipote 43enne e l'intera famiglia di quest' ultima.
Stamane avrebbe litigato con la donna, imputandole di non aver sufficienti attenzioni, né di essere assistito. Una convinzione che l'ha portato ad impugnare un coltello di 15 centimetri e a sferrare alcuni fendenti contro la nipote. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti arrestando l’anziano, che risultava incensurato. Prima il trasferimento in caserma, dove è stato ascoltato dai militari dell’Arma, quindi il ritorno a casa ai domiciliari con l'accusa di tentato omicidio. Il 76enne, però, non ha retto, e quando i carabinieri sono andati via si è lanciato nel vuoto. Inutili i soccorsi. L'uomo è morto sul colpo. Sul luogo sono in corso le perizie dei militari e del magistrato di turno.