Anziché lavorare al cimitero, era a casa. E rubava l’elettricità al Comune
Aveva collegato un cavo a un contatore del Comune di Napoli che portava fino alla sua abitazione. Gli agenti hanno seguito il filo fino a trovare il ladro di corrente e, arrivati all'appartamento, lo hanno scovato e identificato: era un dipendente comunale, che per di più era anche assenteista. G. L., 65 anni, è stato arrestato dalla Polizia Municipale in flagranza di reato e denunciato per furto e truffa. L'operazione è stata condotta dagli agenti dell'Unità Operativa Investigativa Centrale, diretta dal capitano Giuseppe De Martino, ed è partita in seguito alla denuncia presentata un paio di giorni fa da un dirigente del Comune di Napoli che si era accorto di un cavo strano che era stato allacciato abusivamente a un contatore degli impianti di illuminazione pubblica.
Insieme ai tecnici della società Citelium gli agenti hanno verificato il collegamento elettrico seguendo il filo a ritroso e sono risaliti ad un'abitazione privata di via della Mongolfiera, nella zona di San Pietro a Patierno. L'uomo, durante gli accertamenti, si è mostrato agitato e così è stato accompagnato negli uffici. Lì è venuto fuori che si trattava di un dipendente comunale assegnato ai Servizi Cimiteriali.
Gli agenti hanno appurato anche la sua posizione e hanno scoperto che ufficialmente il 65enne risultava essere al lavoro: il suo cartellino era stato timbrato alle 6.45 per l'ingresso e non era stata segnata nessuna uscita e l'uomo non ha saputo spiegare per quale motivo fosse già a casa alle 10 del mattino. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria è stato arrestato e denunciato per la sottrazione di energia elettrica e per truffa ai danni della Pubblica Amministrazione perché si trovava in casa malgrado risultasse in servizio.