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Apice, sequestrato un opificio per reati ambientali

L’imprenditore è stato anche segnalato all’autorità giudiziaria: sequestrato l’intero stabilimento e le attrezzature per un valore di 300mila euro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Blitz dei Carabinieri di Apice, nel beneventano, che assieme a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli hanno sottoposto un opificio del comune sannita a controlli specifici nell'ambito del contrasto ai reati ambientali. Nello specifico, l'azienda si occupa del settore della componentistica per automotoveicoli. Durante i controlli, sono emersi diverse componenti meccaniche e non, provenienti da operazioni di demolizione e smontaggio, nonché alcuni autoveicoli parzialmente smantellati di alcune loro parti ed un cospicuo quantitativo di rifiuti speciali classificabili pericolosi e non.

Tra questi, pneumatici fuori uso, finestrini e lunotti in cristallo, organi di trasmissione, parafanghi, cerchioni in lega, radiatori, marmitte, guaine meccaniche e componentistica elettrica ed elettronica: tutte componenti per le quali non è stata trovata la documentazione idonea a dimostrarne la raccolta, lo stoccaggio e l'acquisto per la successiva commercializzazione. Terminati i controlli, il capannone, le sue aree esterne (circa 7.100 metri quadri), tutto il materiale e le attrezzature rinvenute (per un valore complessivo di 300mila euro circa), sono stati posti sotto sequestro in via preventiva, mentre l'imprenditore e responsabile dell'opificio è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria.

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