Appalti ai Casalesi, il deputato Sarro si difende: “Mai favorito la camorra”
A 24ore dalla pioggia di provvedimenti cautelari dell'operazione Medea, che ha smantellato il sistema corruttivo con il quale i Casalesi controllavano gli appalti per le forniture idriche, il deputato FI Carlo Sarro si difende dalle accuse ipotizzate a suo carico. L'onorevole è infatti accusato di turbativa d'asta in ordine all'assegnazione un grosso appalto bandito dalla Gori e ricadente nel territorio dell'Ato3,Sarnese Vesuviano, a ditte riconducibili al clan di Michele Zagaria.
"Non mi lascerò trascinare nel fango – dichiara Sarro in una intervista a Repubblica- Mi difenderò fino all'ultimo secondo per ristabilire la verità. Sono totalmente estraneo alle accuse che mi contestano", "mi sono dimesso dall'Ato3 e dagli incarichi politici, sono commissario provinciale di Forza Italia. Per quanto riguarda la permanenza nelle commissioni parlamentari, non essendo incarichi che ho ricevuto a titolo personale, farò una valutazione in sede anche politica con il mio gruppo". "Non avrei mai potuto favorirli – precisa l'avvocato e componente della commissione Antimafia – Non gestisco assolutamente gare, contratti, appalti e cose di questo genere. Sono il commissario liquidatore dell'Ente d'ambito non ho alcun ruolo, compito, funzione, attività che abbia a che fare con le gare".
Quanto alla sua presenza ai funerali del cognato di Michele Zagaria, di cui si fa menzione nell'ordinanza della Procura, precisa: "Sono stato ai funerali di un signore che non ho mai conosciuto da vivo, ma solo da morto. Era il cognato dell'ingegnere Magliulo, nostro capogruppo in Provincia a Caserta. Non mi risultava che il defunto avesse problemi, era incensurato. E poi non è che faccio le indagini di polizia quando devo fare le condoglianze". Inoltre sui suoi rapporti con Nicola Cosentino aggiunge: "Nessuna accusa ha mai sfiorato la mia persona. Ovviamente in sede di processo Cosentino sarà in grado di uscire fuori dalle accuse che gli vengono mosse".