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Arrestati i fratelli Esposito: “Legati a camorra”. Sigilli a discoteca di calciatori e vip

Arrestati nuovamente, dopo la clamorosa inchiesta di un anno fa, i fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, imprenditori del settore giocattoli e titolari anche della nota discoteca ‘Club Partenopeo’ di Coroglio. Gli imprenditori sono considerati dagli inquirenti della Procura di Napoli contigui ai clan Sarno e Contini. I tre frequentavano assiduamente vip e calciatori. Gli inquirenti sono partiti ipotizzando il rapporto di una nuova calcioscommesse di cui però non si sono trovati riscontri.
A cura di Valerio Renzi
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Sono stati arrestati nuovamente questa mattina nelle loro case di Posillipo gli imprenditori e fratelli Gabriele, Giuseppe e Francesco Esposito, assieme a Teresa Esposito moglie di Gabriele, e a Carmela Russo moglie di Giuseppe e Diego La Monica. Gli Esposito, secondo quanto emerso nell'inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Napoli l'ordinanza di custodia cautelare al termine delle indagini, sono contigui al clan Sarno, egemone nella zona di piazza Mercato, ma sono in ottimi rapporti anche con il boss Ettore Bosti del clan Contini. Al clan Sarno li lega anche un rapporto di parentela con Vincenzo Palazzo, ritenuto il reggente dell'organizzazione. Sono ritenuti responsabili del reato di intestazione fittizia di beni a vantaggio proprio di esponenti della camorra. A puntare l'indice contro i fratelli il pentito del clan Mazzarella Salvatore Maggio, che ha fatto emergere circostanze poi confermate da altri testimoni e verificate dagli inquirenti.

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Gli Esposito sono attivi nella commercializzazione di giocattoli, con la società New Toy che opera a Napoli e provincia, ma anche nel Casertano, ma hanno espanso le loro attività anche alla ristorazione e all'intrattenimento. Sono infatti titolari di una ristorante-bar a Chiaia, di un centro scommesse in piazza Mercato, ma soprattutto sono i proprietari del ‘Club Partenopeo', una delle più note discoteche di Napoli, frequentata da calciatori e vip. Secondo quanto riportato dagli inquirenti il club partenopeo è "teatro di eventi di risonanza nazionale, da ultimo la festa recentemente organizzata dal portiere della squadra del Napoli, Pepe Reina, in occasione del suo saluto alla società". Il primo filone d'indagine da cui è scaturito il provvedimento odierno partiva dall'ipotesi che gli Esposito lavorassero ad organizzare delle partite combinate, ma di una nuova calcioscommesse con lo zampino della camorra non ci sono stati riscontri.

"I fratelli Esposito – spiegano ancora gli investigatori – grazie al loro elevato tenore di vita, frequentavano assiduamente calciatori della squadra del Napoli, nonché soggetti legati alla criminalità organizzata, con i quali non solo condividevano il tempo libero organizzando scommesse su partite di calcio, viaggi e serate nei più noti locali di Napoli venendo in contatto anche con gente del mondo dello spettacolo, ma dalla cui amicizia traevano anche benefici". Ad accusare i tre imprenditori c'è un nuovo collaboratore di giustizia, Salvatore Maggio, ex boss della zona di piazza Mercato, dove i fratelli Esposito sono nati e cresciuti e da dove hanno fatto partire il loro impero. Oltre ai rapporti con lo stesso Maggio, i tre fratelli Esposito avevano intessuto relazioni molto intime con Ettore Bosti, detto "‘O russo", figlio di Patrizio Bosti, che negli anni Novanta era a capo dell'Alleanza di Secondigliano.

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