77 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Arrestato baby-killer della Vanella Grassi. “A 17 anni uccise e bruciò i suoi avversari”

In manette il 22enne Salvatore Russo. Secondo gli inquirenti è affiliato al clan della Vanella Grassi e quando aveva 17 anni ha preso parte ad uno dei più efferati crimini della cosiddetta ‘terza faida di Scampia’: il doppio omicidio di Lello Bastone e Luigi Montò, sequestrati, uccisi e bruciati.
A cura di Redazione Napoli
77 CONDIVISIONI
foto repertorio
foto repertorio

Oggi Salvatore Russo ha 22 anni. Ma cinque anni fa, quando ne aveva 17, era già un killer. E secondo gli inquirenti è tra coloro che – esponenti del sodalizio della "Vanella Grassi" di Secondigliano – è ritenuto responsabile, a vario titolo di efferati crimini. Nel suo curriculum crimunale, o almeno in quello che gli investigatori gli attribuiscono, c'è un duplice omicidio premeditato, un sequestro di persona, e perfino il reato di distruzione di cadavere insieme all'ovvia detenzione e porto illegale di arma da fuoco, delitti tutti aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini hanno consentito di ricostruire i​l​ duplice omicidio di Raffaele Stanchi, detto Lello Bastone, e Luigi Montò, uccisi nel gennaio del 2012​​. I cadaveri carbonizzati furono trovati il 9 gennaio 2012 a Melito (Napoli), all'interno del bagagliaio di un'auto risultata rubata. L'identificazione fu resa possibile solo attraverso l'analisi del Dna. I due erano considerati affiliati al gruppo criminale Abete-Abbinante, attivo nell'area nord di Napoli.

Il 4 maggio 2016 la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito, per lo stesso duplice omicidio, un'ordinanza a carico di 7 esponenti del clan Vanella Grassi.​Il duplice omicidio ha segnato, come indica il gip nel provvedimento cautelare, l'inizio della cosiddetta terza faida di Scampia, esplosa tra il 2012 e il 2013 quando la Vanella Grassi, gruppo alleato della famiglia Marino considerata egemone nelle Case Celesti di Scampia, decise di intraprendere una guerra contro il gruppo Abete-Notturno-Abbinante. Stanchi era uomo di fiducia di Arcangelo Abete e gestore della remunerativa piazza di spaccio del Lotto P, le cosiddette Case dei Puffi, vera cassaforte del gruppo. Secondo gli investigatori le due vittime furono sequestrate, trasportate a Villaricca e sottoposte a interrogatorio per svelare dove si trovassero alcuni milioni di euro che Stanchi conservava per Arcangelo Abete, prima di essere uccise e i corpi distrutti. L'auto fu fatta trovare a Melito per far ricadere la responsabilità del delitto sul clan Amato Pagano.

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views