Il locale è pieno di turisti ma non solo. Ci sono anche molti napoletani. Quando ci avviciniamo alla cassa per chiedere di parlare con il proprietario della pizzeria "Il figlio del Presidente", ci risponde un ragazzo con un grembiule sporco di lavoro: "Sono io, dimmi". Luigi "Gigi" Cacialli è il fratello di Enzo, il pizzaiuolo divenuto celebre nel 2015 per aver consegnato una pizza al volo a Papa Francesco, sul lungomare Caracciolo di Napoli. Ci accoglie nel suo locale, nel giorno più difficile: suo fratello è ancora una volta salito agli onori delle cronache, ma stavolta non per la sua arte.
Enzo Cacialli è infatti accusato di truffa ai danni di alcuni anziani a Genova, ed è stato arrestato. Una dinamica su cui ora dovranno far luce gli inquirenti, per accertare i fatti. Nel frattempo Luigi racconta a Fanpage.it di come si sia sentito mortificato, appena gli è giunta la notizia. "Ovviamente noi (lui e la sorella Maria Cacialli ndr) ci dissociamo da quello che ha fatto nostro fratello, perché noi siamo lavoratori. Anche mio fratello era lavoratore, spiega Luigi, purtroppo si è trovato in una situazione molto brutta. Spero che capisca l'errore che ha fatto e chieda anche lui scusa per quello che ha fatto. Noi siamo al di fuori di tutto quello che è successo, i nostri locali non c'entrano niente. Non so cosa dire, mi sento solo male e mortificato".
Mentre parla con noi, nella sua pizzeria entra ed esce gente. Racconta di come il primo pensiero sia stato per le persone che avrebbero subito la truffa. "Quando l'ho saputo il mio pensiero è stato soprattutto per le persone che hanno subito questa truffa. L'augurio mio e di mia sorella è che possa tornare di nuovo la persona perbene che era un tempo". Luigi e sua sorella hanno due locali molto noti a Napoli: "Il figlio del Presidente" e "La figlia del Presidente" e il fratello Enzo non è socio in nessuna delle due pizzerie. I Cacialli sono una famiglia celebre per l'arte della pizza in città. Figli d'arte di papà Ernesto che, durante il G7 del 1997 con i Grandi della Terra che si svolgeva proprio a Napoli, preparò una pizza per l'allora Presidente degli Stati Uniti d'America Bill Clinton, divenendo noto come il "pizzaiuolo del Presidente".