Arrestato il “Re del pane”, Gianni Morico condannato dopo le accuse di Nicola Schiavone

Gianni Morico, imprenditore casertano titolare di numerosi panifici, finisce in carcere: dovrà scontare 6 anni e 8 mesi per la condanna incassata nel dicembre 2018. L'arresto è stato eseguito nella serata di ieri, 26 marzo, in esecuzione della sentenza di Appello. L'imprenditore, originario di Grazzanise, in provincia di Caserta, e poi trasferitosi a Santa Maria Capua Vetere, aveva costruito un impero nel mondo della panificazione e, secondo le accuse, aveva messo il suo marchio a disposizione del clan, sia del cartello Schiavone sia di quello che faceva capo a Michele Zagaria; la tesi gli era valsa l'accusa di concorso esterno al sodalizio camorristico dei Casalesi.
Il “Re del pane” era stato assolto in primo grado ma successivamente la sentenza era stata ribaltata, in seguito alle dichiarazioni del pentito Nicola Schiavone. Il figlio del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, che di recente ha deciso di pentirsi, aveva riferito ai magistrati altri particolari sull'attività dell'imprenditore. Aveva detto che il marchio era stato messo a disposizione degli affiliati per dare loro la possibilità di investire in attività apparentemente lecite; era stato citato il caso di Nicola Del Villano, considerato fedelissimo del boss Michele Zagaria: secondo Schiavone Jr. l'uomo, dopo una lunga detenzione, gestiva il negozio “Voglia di Pane” a San Cipriano d'Aversa per dare la parvenza di essersi allontanato dal clan mentre, al contrario, sarebbe sempre rimasto legato alla cosca. A chiedere l'arresto di Gianni Morici era stato il Procuratore generale della Corte di Appello di Napoli; il capo di accusa con cui era stato incriminato, nel 2015, era di concorso esterno in riciclaggio. La condanna del processo d'Appello era arrivata nel dicembre 2018. Con Morico è stato arrestato Nicola Del Villano, che si trovava agli arresti domiciliari a Cancello Arnone; è stato condannato a 11 anni di reclusione.