Arrestato l’aggressore di Vittorio Brumotti, l’inviato di Striscia la Notizia a Caivano
Parco Verde di Caivano, arrestati gli aggressori di Vittorio Brumotti, il ciclista acrobatico e inviato della trasmissione di Canale 5 Striscia la Notizia. Nella serata di ieri, nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri della tenenza di Caivano hanno eseguito una custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di anni 41, residente in Caivano, indiziato dei reati di violenza privata aggravata e danneggiamento, commessi in concorso con altri soggetti in corso di identificazione.
In pratica le indagini hanno avuto inizio in seguito all'aggressione perpetrata ai danni di Vittorio Brumotti e della troupe della longeva trasmissione televisiva ideata da Antonio Ricci, impegnati – lo scorso 11 gennaio – all'interno del Parco Verde di Caivano, nella realizzazione di un servizio giornalistico sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'occasione l'arrestato – insieme ad altri uomini a volto coperto e con la partecipazione attiva di un minore degli anni 14, non imputabile (che nelle fasi concitate dell'aggressione al reporter ed alla sua troupe, scagliava contro la loro autovettura una sedia) hanno pesantemente minacciato Brumotti e colpito ripetutamente l'autovettura con gomitate, cercando di distruggerne lo specchietto retrovisore esterno finendo, così, per danneggiarne visibilmente la carrozzeria.
La condotta violenta non giungeva ad ulteriori conseguenze solo grazie alla blindatura dell'autoveicolo ed al pronto intervenuto del personale dell'Arma dei Carabinieri che nel frattempo era sopraggiunto. "Dopo accurate indagini e numerosi servizi di osservazione e controllo delle zone abitualmente frequentate dall'indagato – si legge nella nota delle forze dell'ordine – i carabinieri, delegati all'esecuzione del provvedimento restrittivo, riuscivano a rintracciarlo all'interno degli isolati del Parco Verde, recuperando, a seguito di perquisizione presso la sua abitazione, anche gli indumenti indossati il giorno dell'aggressione".