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Arriva la confisca diretta per gli scooter, stretta sui motorini sequestrati

La Prefettura ha dato il via all’applicazione delle nuove regole che determinato la confisca diretta per i ciclomotori e motociclette che vengono utilizzati nonostante siano sottoposti a sequestro o fermo amministrativo: diventeranno di proprietà dell’azienda incaricata del prelievo. Le norme erano previste da circa un anno.
A cura di Nico Falco
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Arrivano le regole più stringenti: da oggi farsi trovare alla guida dello scooter o in genere di un veicolo già sottoposto a fermo amministrativo o a sequestro significherà perderlo per sempre. In questi giorni la Prefettura ha reso applicabili le nuove norme, introdotte nel dicembre scorso, che prevedono direttamente la confisca, con acquisizione da parte dell'autorimessa incaricata del prelievo del mezzo dalla strada, eliminando la possibilità di rientrare in possesso del mezzo una volta pagato il verbale.

In base alle nuove regole, lo scooter verrà direttamente confiscato ed entro 5 giorni diventerà proprietà della ditta, che potrà quindi scegliere di rottamarlo o, potenzialmente, anche rivenderlo. Provvedimenti simili erano già operativi in caso di mancato pagamento dei verbali per contravvenzioni che prevedevano il fermo o il sequestro, con le pratiche per la confisca che partivano dopo 30 giorni, o in caso il proprietario rifiutasse la custodia del mezzo.

Un paio di anni fa i controlli sugli scooter a Napoli avevano subìto uno stop per la mancanza di posti disponibili nelle depositerie convenzionate col Comune, dove erano accatastati mezzi sequestrati anche parecchi anni prima, mai reclamati e rimasti nel limbo; la stessa cosa era successa anche due anni prima, nel 2015. I sequestri erano poi ricominciati dopo l'individuazione di nuovi spazi e affidando in custodia, ove possibile, i mezzi ai proprietari.

Quando scatta il sequestro del motorino

La legge prevede diverse circostanze in cui il motorino può essere sottoposto a sequestro. Il provvedimento scatta quando il mezzo non ha il certificato di circolazione (e in questo caso è seguito dalla confisca obbligatoria); quando il guidatore non è in possesso di patente; per guida in stato di ebbrezza con tasso superiore a 0,81 g/l o per rifiuto di fare l'alcoltest; per guida senza assicurazione Rca obbligatoria; per documenti assicurativi contraffatti; se il mezzo è già sottoposto a fermo amministrativo.

Il fermo amministrativo invece scatta quando il ciclomotore circola con targa non propria (fermo di 30 giorni); quando la targa è contraffatta (fermo di 90 giorni); se il ciclomotore viene guidato da un conducente con patente sospesa (fermo di 90 giorni).

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