Asl Napoli 1 chiede i soldi dei ticket dopo cinque anni a oltre 20mila cittadini
L’Asl Napoli 1 invia tramite Equitalia oltre ventimila richieste ad altrettanti cittadini per recuperare un milione e mezzo di euro. A centinaia di utenti le lettere dell’agenzia di riscossione sono arrivate negli scorsi giorni, ad altri arriveranno a breve. L’Asl ritiene che decine di migliaia di cittadini abbiano erroneamente o dolosamente certificato di aver diritto ad esenzioni sui ticket senza avere questo diritto ed ora vuole i soldi mai versati.
Il ruolo si riferisce all’anno 2012: l’Asl Napoli 1 si è mossa con particolare fretta perché si tratta di crediti che si sarebbero prescritti al 31 dicembre 2017. Nel 2012 a fronte di 53.350 assistiti ed assegnatari di ricette mediche, sono stati riconosciuti come effettivi titolari dell’esenzione appena in 30.146. Le lettere sono state inviate non solo a Napoli, ma anche in numerosi Comuni della provincia, visto che in tanti si sono recati fuori dalla loro Asl di competenza per richiedere visite o cure specialistiche. Gli sportelli delle tre Asl della provincia di Napoli sono andati letteralmente in tilt negli ultimi giorni, visto che gli stessi operatori non sono a conoscenza delle azioni di recupero proposte dall’Asl Napoli 1.
Il 23 novembre 2016, con delibera 589, è stata approvata la stipula di una convenzione immediatamente esecutiva tra la Asl Na 1 Centro ed Equitalia Servizi di Riscossione Spa per la gestione del servizio di recupero crediti mediante ruolo con attività precoattiva, per ticket sanitari dovuti e non versati. La situazione potrebbe aggravarsi nei prossimi mesi: per l’anno 2013, secondo i dati dell’Asl Napoli 1, a fronte di 42.562 assistiti assegnatari di ricette solo 25.201 cittadini sono risultati effettivi titolari di esenzioni. A distanza di anni può essere veramente complicati per i cittadini dimostrare di aver diritto alle esenzioni dal pagamento dei ticket; a questo si aggiunge che Equitalia ha caricato interessi di mora ed ulteriori spese che molti cittadini, in stato di indigenza, non sono in grado di pagare.
“Ora ci chiediamo – afferma un medico di base, il dottor Bruno Provitera – se sono i distretti a rilasciare dopo il 30 marzo di ogni anno le esenzioni per reddito e per patologie ai pazienti, che i medici di base trascrivono come atto dovuto nelle loro piattaforme informatiche, ed oggi ancora più celermente ciò avviene attraverso il collegamento alla piattaforma del Ministero dell’Economia, come è possibile non poter dare riscontro alle tante richieste di verifica avanzate dai cittadini invitati a pagare somme esose per prestazioni usufruite nel 2012?” Per diversi giorni Fanpage ha provato a contattare la direzione amministrativa dell’Asl Napoli 1 per chiedere spiegazioni, ma non siamo mai stati ricontattati.