Assalto al bancomat: lo fanno esplodere con una “marmotta” e scappano coi soldi

Questione di pochi secondi. Il tempo di piazzare l'ordigno, farlo esplodere, prendere quante più banconote possibile e scappare. Non è quello che si potrebbe definire un lavoro pulito o discreto, ma quello che conta è la velocità: bisogna sfruttare quei pochi minuti che separano l'esplosione dall'arrivo delle forze dell'ordine per allontanarsi o per rifugiarsi in un luogo sicuro. La chiave è la "marmotta", un ordigno artigianale che negli ultimi anni è diventato un elemento fondamentale per gli scassinatori di bancomat. Si tratta di una sorta di spranga con alla fine dell'esplosivo, che viene infilata a forza nello sportello del bancomat e poi innescata con dei contatti elettrici o dando fuoco ad una miccia; l'esplosione, dall'interno, sventra lo sportello e distrugge la cassetta di sicurezza integrata permettendo ai criminali di portare via i soldi.
Ed è proprio con questo sistema che un Atm è stato sfondato nella notte scorsa ad Andretta, in provincia di Avellino. Il raid è avvenuto intorno alle 5.20, ai danni della filiale della Banca Popolare di Bari. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi. Il bottino resta ancora da quantificare; nel corso delle indagini sono state acquisite alcune telecamere di videosorveglianza e si stanno esaminando i sistemi di sicurezza dello sportello Atm per accertare se anche da quelli possano essere ricavati degli elementi utili per risalire all'identità dei criminali. Nemmeno il giorno in cui hanno agito sembra casuale: l'assalto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, nel weekend, quando le apparecchiature vengono caricate di contante per permettere ai clienti i prelievi durante i giorni in cui le banche sono chiuse.