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Atripalda, furto in tabaccheria: rubati soldi e Gratta e Vinci

Il colpo in piena notte: razziati “Gratta e Vinci”, soldi e tabacchi. L’azione dei ladri è durata in tutto circa due minuti: si indaga analizzando le videocamere di sorveglianza dell’esercizio.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Furto in una tabaccheria di Atripalda, nell'hinterland avellinese. Il bottino dei ladri, tutt'ora in fase di quantificazione, sono stati soldi e, soprattutto, tagliandi di "Gratta e Vinci". Il colpo è avvenuto nel cuore della notte, ed è durato pochi minuti: dopo aver rubato soldi e tagliandi, i ladri si sono dileguati a bordo di un'automobile, facendo perdere le proprie tracce.

Rapidissima l'azione dei malviventi, che sarebbero stati tre: tutti incappucciati, guanti alle mani per non lasciare tracce e arnesi da scasso in pugno. Due minuti in tutto l'azione del terzetto: prima hanno divelto la copertura esterna della tabaccheria, poi una volta entrati nei locali hanno azionato l'apertura automatica della saracinesca ed a quel punto hanno potuto agire ancor più indisturbati.

A quel punto, hanno razziato tutto quello che c'era da razziare: tabacchi ma soprattutto "Gratta e Vinci", merce pregiata per i ladri perché consente di "incassare" soldi puliti derivati dalle vincite. Oltre a questi, sono stati rubati anche dei soldi che si trovavano all'interno della cassa. Terminata la razzia, durata appena un paio di minuti, i ladri sono saliti a bordo di un'automobile e sono ripartiti, facendo perdere le proprie tracce.

Fondamentali per le indagini, affidate ai carabinieri di Atripalda, le immagini delle telecamere di videosorveglianza che si trovano sia all'interno dei locali della tabaccheria sia all'ingresso della stessa. Anche se i ladri potrebbero essere difficilmente individuabili dalle registrazioni, visto che hanno agitato incappucciati. Non si esclude neanche la presenza di un possibile "palo", oppure la possibilità che abbiano compiuto "sopralluoghi" nei giorni precedenti al colpo. La rapidità con cui hanno svolto il furto lascia infatti pensare che conoscessero bene il posto.

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