Attacco al Kestè, divelte le fioriere del locale della movida nel centro storico
Un nuovo atto vandalico al Kestè di Largo San Giovanni Maggiore a Pignatelli. Il noto locale napoletano a pochi passi da Palazzo Giusso, sede centrale dell'Università Orientale di Napoli, ha subìto un nuovo raid nella notte tra il 2 ed il 3 ottobre. A darne notizia dal proprio profilo Facebook, sul quale ha postato le foto dello scempio, è Fabrizio Caliendo, proprietario del Kestè e attivista impegnato da anni nella battaglia per il recupero dei luoghi degradati della centro storico di Napoli. Ignoti hanno rovesciato le fioriere esterne al locale strappando piante e fiori e disseminandoli nell'area davanti al locale. "Hanno sradicato e buttato le nostre piante. Rovesciati i vasi. Ecco cosa resta. Ognuno si diverte come può – scrive l'attivista di Arteteka sul social network. L'episodio – secondo il gestore del popolare locale – si configura come un atto di intimidazione per le battaglia di denuncia delle attività illecite di spaccio nella zona portata avanti da Caliendo.
Non è il primo episodio che ha coinvolto il locale che nelle ultime settimane ha subito diversi atti vandalici. Lo scorso 16 settembre un quadro realizzato durante una performance artistica dal Circo dei Tatuatori durante una serata al Kestè ed esposto all'esterno del locale, fu dato alle fiamme nella notte e finì completamente distrutto. Ma la scia di atti vandalici contro il locale di Fabrizio Caliendo è lunga ed annovera ombrelloni tagliati, vetri rotti, serrature d'ingresso bloccate con della colla adesiva, il taglio dei cavi dell'impianto elettrico che passavano per il perimetro esterno alla struttura. Insomma una lunga sequela di attacchi che non hanno nulla di casuale. Nel post di denuncia pubblica su Facebook il proprietario del Kestè ricorda come l'intera piazza San Giovanni Maggiore a Pignatelli nelle ore notturne sia al buio da diversi giorni. L'illuminazione pubblica, a cominciare da quella esterna al palazzo dell'Università Orientale, è molto scarsa. Una condizione che ha messo in condizione i vandali di colpire coperti dal buio.