Attentato Bangladesh, una delle vittime italiane è Vincenzo D’Allestro di Acerra
Si chiamava Vincenzo D'Allestro, aveva 46 anni, era nato in Svizzera ma da una famiglia casertana (Piedimonte Matese) e si era trasferito ad Acerra nemmeno un anno fa, una delle nove vittime italiane trucidate ieri dal commando dell'Isis in un bar di Dacca (Bangladesh) frequentato da occidentali. Nato a Wetzikon, in Svizzera, D'Allestro era nel locale dove è avvenuta la strage in compagnia di un'altra delle vittime italiane, Nadia Benedetti, che nella capitale ha un negozio. Anche la moglie, Maria Gaudio, coetanea di Vincenzo, è originaria di Piedimonte Matese. Vincenzo e Maria si erano sposati nel 1993.
Dove è Dacca (Bangladesh) il luogo dell'attentato terroristico
L'attentato terroristico di stampo islamista di ieri sera in Bangladesh con 20 vittime è avvenuto nel ristorante Holey Bakery a Dacca. Dacca è capitale coi suoi ben 15 milioni di abitanti città più popolosa del Bangladesh, nonché capoluogo del distretto omonimo. Si tratta di una città a storica vocazione commerciale: lì vi è la più grande coltivazione di iuta al mondo e per questo, nonché per il commercio di riso, semi oleiferi, zucchero e tè, è centro nevralgico di trattative con molte imprese del resto del mondo.