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Barcellona, furgone travolge la folla nella Rambla

Attentato Barcellona, a Napoli più barriere contro camion e furgoni

Dopo l’attentato di Barcellona anche a Napoli, così come avvenuto già a Milano, potrebbero aumentare le barriere contro furgoni e camion posizionate agli ingressi delle aree pedonali più affollate. Oggi si riunisce il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Carmela Pagano.
A cura di Francesco Loiacono
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La strategia del terrore colpisce ormai seguendo un copione sempre simile, eppure mortale: furgoni e camion divengono armi letali nelle mani dei terroristi. Berlino, Nizza, Stoccolma e adesso anche Barcellona. Ecco perché, da Napoli a Milano, passando per Roma, l'attenzione delle forze dell'ordine e delle istituzioni preposte alla sicurezza dei cittadini si concentra su strade, piazze, e altri luoghi "sensibili" che potrebbero diventare potenziali bersagli per chi semina il terrore.

Nel capoluogo campano, come in altre città d'Italia, il prefetto Carmela Pagano ha convocato una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che fa seguito al vertice del Comitato di analisi strategica antiterrorismo che si è tenuto ieri al Viminale, presieduta dal ministro dell'Interno Marco Minniti. Pur rimanendo immutato il livello di allerta (si è già al grado due, l'ultimo possibile prima di un attacco in corso), in tutte le città a rischio si sta studiando il modo per rafforzare ulteriormente le difese.

Intensificate le difese passive e la prevenzione

Da un lato si pensa alle difese passive: barriere in cemento, new jersey e fioriere posizionate agli ingressi delle piazze e delle vie più frequentate per impedire, o quanto meno rendere più difficile l'accesso a camion e furgoni. Secondo quanto anticipa il quotidiano "Il Mattino" non è escluso che tutte le isole pedonali possano essere protette da barriere, come il tratto di strada che va da piazza Vittoria a via Partenope. Maggiori controlli si preannunciano per le ditte di autonoleggi, chiamate a segnalare eventuali anomalie nei contratti. Ed è probabile che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica decida di intensificare il pattugliamento delle forze dell'ordine (in azione anche i reparti speciali) in tutte le zone considerate a rischio: le piazze Plebiscito, Del Gesù e Garibaldi, il lungomare e il Vomero. Resteranno presidiati, naturalmente, anche l'aeroporto, il porto, le stazioni ferroviarie e della metro: altri luoghi spesso scelti dai terroristi per i loro sanguinosi attacchi. Così come sarà rafforzata la sicurezza attorno a consolati, uffici pubblici e musei: un simbolo della cultura e dello stile di vita occidentale che, così come altri luoghi (le sedi dei concerti, gli stadi), è uno degli obiettivi della spietata e sanguinaria ideologia che sta dietro agli attacchi terroristici dei fanatici islamici.

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