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Auto rubate e smontate per rivenderne i pezzi: la scoperta in un capannone di Qualiano

I carabinieri di Qualiano hanno fatto irruzione in un capannone sulla Circonvallazione Esterna, scoprendo al proprio interno due uomini che stavano smontando un’automobile. Sorpresi in flagranza di reato, i due sono stati denunciati in stato di libertà per riciclaggio in concorso. Sequestrato il capannone e due automobili presenti al momento dell’irruzione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'automobile rubata sottoposta a "riciclaggio" da parte di due uomini all'interno di un capannone sulla Circonvallazione di Qualiano al momento dell'irruzione dei Carabinieri.
L'automobile rubata sottoposta a "riciclaggio" da parte di due uomini all'interno di un capannone sulla Circonvallazione di Qualiano al momento dell'irruzione dei Carabinieri.

NAPOLI – Una vera e propria officina clandestina allestita in un capannone di Qualiano, nell'hinterland napoletano, dove le vetture rubate venivano poi smontate, con i pezzi che andavano a finire sul mercato illegale dei ricambi per automobili. Una di queste era proprio all'interno del capannone, in fase di disassemblaggio, quando i militari dell'arma hanno fatto irruzione.

L'operazione è stata condotta dai carabinieri della stazione di Qualiano, dopo una segnalazione di una società che gestisce impianti satellitari di antifurto: i militari dell'arma sono così giunti sul porto facendo irruzione in un capannone che si trova sulla Circonvallazione Esterna del comune partenopeo, trovando così un furgone Renault Kangoo il cui furto era stato denunciato presso la caserma dei Carabinieri di Marianella dal proprietario, un quarantanovenne napoletano.

Proprio localizzando questo furgone i carabinieri hanno scoperto il capannone dove venivano smontate le automobili rubate: due le persone che sono state denunciate in stato di libertà per i reati di riciclaggio in concorso. Si tratta di un quarantacinquenne ed un cinquantenne del posto. I due stavano letteralmente sezionando il veicolo in più parti: avevano già smontato le portiere, gli ammortizzatori, il motore e gli pneumatici, che sarebbero finiti sul mercato illegale dei ricambi per automobili, dove vengono venduti senza scontrini e fatture, con pochi scrupoli anche da parte degli acquirenti. L'operazione di disassemblaggio, o di "riciclaggio" della vettura vero e proprio, riguardava indirettamente anche un'altra vettura dello stesso tipo, che era nel mentre stata parcheggiata adiacente al veicolo rubato. I militari dell'arma hanno quindi provveduto a sequestrare le vetture ed il capannone, denunciando in stato di libertà i due uomini.

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