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Auto rubate, smantellate e rivendute tra Napoli e provincia: undici arrestati

Una banda formata da oltre dieci persone è accusata dei reati di furto pluriaggravato di autovetture, estorsione e ricettazione. Sarebbero i responsabili di almeno ottanta furti di automobili e componentistica varia al loro interno: otto sono stati portati in carcere, tre ai domiciliari, ricercate altre due persone.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Alcuni degli stereo recuperati dai Carabinieri nel corso dell'operazione.
Alcuni degli stereo recuperati dai Carabinieri nel corso dell'operazione.

Blitz dei carabinieri della stazione di Napoli Poggioreale, che alle prime luci dell'alba hanno fatto scattare le manette per diverse persone, tutte ritenute gravemente indiziate dei reati di furto pluriaggravato di autovetture, estorsione e ricettazione. Per otto persone è scattata la custodia cautelare in carcere, mentre altre tre persone sono state sottoposte ai domiciliari. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della quinta sezione della Procura della Repubblica di Napoli.

Le undici persone indiziate sarebbero i responsabili di almeno ottanta episodi diversi, tra furti consumati e tentati di automobili, prevalentemente le utilitarie parcheggiate sulla pubblica via, e di impianti stereo all'interno delle autovetture. Altre due persone indagate sono invece ricercate dalle forze dell'ordine, che hanno anche ricostruito il modus operandi della banda.

Dalle indagini, è emerso che la banda, formata da soggetti "a composizione variabile", agivano di notte tra Napoli e provincia, commettendo furti (talvolta anche su commissione) sia di automobili sia di componentistiche ed accessori d'auto, con una particolare "preferenza" per stereo e navigatori, che venivano poi rivendute assieme alle automobili ad un ricettatore di fiducia o al committente del tutto, con tanto di annesso tariffario. Individuata l'automobile "richiesta", rompevano il finestrino o ne forzavano la portiera, quindi con una centralina decodificata riuscivano a farla partire per portarla via, utilizzando ovviamente anche i guanti per non lasciare impronte. Dopo aver rubato la vettura, questa veniva "ripulita" dai sistemi di geocolizzazione (dove presenti) e ne occultavano la componentistica rubata o nella vegetazione a bordo strada oppure in botti di acqua, dove poi andavano a prenderla in un secondo momento.

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