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Auto targate Bulgaria e Polonia, a Napoli al via i sequestri (col decreto Sicurezza di Salvini)

Il Comune di Napoli applica subito il decreto Sicurezza del governo nella parte che riguarda la circolazione di auto con targhe straniere, per lo più dell’Est Europa (Bulgaria e Polonia) in città. Iniziano controlli e sequestri per contrastare la circolazione di veicoli con targa straniera da parte di persone stabilmente residenti in Italia.
A cura di Redazione Napoli
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A Napoli circolano molte, troppe auto con targa della Polonia o della Bulgaria. Motivo? I costi bassissimi di immatricolazione nei paesi dell'Est Europa. Tuttavia è legale legale immatricolare il proprio autoveicolo in Bulgaria o Polonia soltanto quando chi ne è proprietario è davvero residente in quei Paesi o ha lì una azienda registrata o noleggia lì il veicolo. Se viceversa il il proprietario è una persona fisica non residente in Bulgaria e Polonia o viene individuato un prestanome, scatta il sequestro. Così sta avvenendo a Napoli: in applicazione dell’ultimo Decreto Sicurezza, per contrastare la circolazione di veicoli con targa straniera da parte di persone stabilmente residenti in Italia, sono stati predisposti appositi servizi di controllo. Le postazioni impegnate hanno individuato tre veicoli immatricolati in Polonia e Bulgaria che sono stati sottoposti a sequestro.

Tra i veicoli sequestrati uno di essi era stato segnalato per centinaia di passaggi non autorizzati ai varchi telematici delle Ztl Per richiederne la restituzione occorrerà procedere alla immatricolazione in Italia o richiedere un foglio di via per condurli oltre confine, in mancanza, decorsi 180 giorni si procederà alla confisca. Le attività di controllo, fa sapere la Polizia Municipale, proseguiranno nelle prossime settimane.

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