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Autobus divorato dalle fiamme di fronte al Cardarelli: “Mezzi troppo vecchi”

Un bus della linea 144 è stato divorato dalle fiamme mentre si trovava al capolinea, inutili i tentativi di domare l’incendio con l’estintore in dotazione. La denuncia del sindacato Usb: “Mezzi troppo vecchi. Bisogna rinnovare la flotta di Anm ma anche investire nella manutenzione”. Per fortuna non ci sono stati feriti.
A cura di Valerio Renzi
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Un autobus dell'Anm è andato a fuoco all'alba. Erano circa le 5,20 di oggi – sabato 15 dicembre – quando un bus della linea 144, ha preso fuoco mentre si trovava di fronte all'ospedale Cardarelli. Il mezzo, del tipo conosciuto come "pollicino", era appena uscito dal deposito degli autobus di via Carlo III quando, giunto al capolinea, si è sviluppato un principio di incendio. Inutili i tentativi di spegnere le fiamme con l'estintore in dotazione a bordo del mezzo: in pochi secondi il piccolo bus è stato divorato dalle fiamme. Sul posto i vigili del fuoco che sono stati impegnati a spegnere le fiamme: quando l'incendio è stato domato ormai il mezzo era dirotto a uno scheletro fumante.

"Questa città necessità di mezzi nuovi, perché quelli che ci sono, sono vecchissimi, abbiamo la flotta più vecchia di Europa, e da qui derivano questi problemi. – denuncia il sindacalista di Usb Adolfo Vallini –  Il servizio su gomma offerto ai napoletani non è più all'altezza della città, colpa di un'amministrazione comunale che ha lasciato per anni che l'azienda diventasse una babele fatta di sacche parassitarie, sprechi, privilegi e paghe d'oro a fronte di un servizio sempre più scadente, a cominciare da quello dedicato alle periferie".

Per Vallini l'acquisto di 56 nuovi bus da parte di Anm, rappresenta solo un primo passo per il rinnovamento del parco mezzi del trasporto pubblico napoletano, ancora assolutamente insufficiente. per questo è necessario investire su sicurezza e manutenzione: "I napoletani hanno bisogno di un servizio efficiente ed efficace tutti i giorni dell'anno, in un contesto in cui si è costretti ad aspettare ore alle fermate per andare a scuola o al lavoro appare paradossale e superflua l'apertura delle funicolare il sabato fino alle due di notte. Con le poche risorse disponibili, anche per effetto dell'ammissione dei giudici al concordato preventivo, si dovrebbe garantire prima l'ordinario e poi lo straordinario".

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