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Autonomia, liberazione, liberismo, rivoluzione. De Magistris ma che dici?

Un ‘blob’ delle affermazioni del sindaco ricandidato Luigi De Magistris durante il comizio di apertura della sua campagna elettorale. C’è di tutto: dalla “connessione sentimentale” al “movimento popolare di liberazione” fino alla “liberazione delle anime e dei corpi”.
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Quaranta minuti di monologo, un pacchetto di fogli in mano, pause da attore consumato, battute. Ma no: Luigi De Magistris non ha iniziato la campagna elettorale oggi al Cinema Moderissimo. Già da un anno i suoi slogan e le sue frasi-chiave sono sempre le stesse, declinate in vario modo e per varie occasioni. Oggi, nel lungo comizio di apertura della sua nuova avventura, la candidatura-bis a sindaco di Napoli alle elezioni del 5 giugno, l'ex pm si è davvero superato, con frasi e paragoni arditi, metafore a dir poco fantasiose, definizioni di Napoli che stupiscono perfino chi ci vive da sempre. Ecco le ‘chicche' che vale la pena annotare.

«Non ho dormito. È strano perché io dormo sempre 4 ore»;
«Hanno cercato sempre nella vita di farmi cadere»;
«Siamo tutti clandestini e nessuno è clandestino a Napoli»;
«Chi ha voglia di vivere venga a Napoli e troverà un posto»;
«(A Napoli) sembra di stare nella New York del Mediterraneo»;
«Napoli era depressa moralmente e politicamente»;
«A Napoli nessuno voleva venire cinque anni fa»;
«Abbiamo provato a usare il diritto non come repressione ma come liberazione»;
«L'autonomia è rivoluzionaria, non la gerarchizzazione della politica e della cultura»;
«Fornirò di cesoia chi si permette di mettere filo spinato nella nostra città»;
«Per la prima volta nella storia del liberismo contemporaneo nella città di Napoli si è messo il verbo ‘essere' innanzi al verbo ‘avere'»;
«Napoli capitale morale morale del riscatto politico»;
«Napoli sarà capitale della liberazione del Paese»;
«La rivoluzione governando è complicata assai: ti fa perdere 12 chili»;
«È facile mettere ‘mi piace': sei per la rivoluzione o contro la rivoluzione?»;
«La terra ci sta consentendo di attivare un processo di liberazione delle nostre anime e dei nostri corpi»;
«Noi viviamo solo di passione»;
«Un pezzettino alla volta tutto tornerà al popolo»;
«A Napoli c'è un movimento popolare di liberazione popolare»;
«Abbiamo creato legame umano»;
«Abbiamo costruito una connessione sentimentale»;
«Abbiamo messo in moto una rivoluzione culturale e politica»;
«…trascinamento di lievito umano»;
«Arriveremo a un livello di esplosione positiva»;
«Da adesso al 5 giugno adrenalina vulcanica allo stato puro»;
«Vinceremo, Napoli nel cuore!»;
«Rendiamo questo legame sociale indissolubile»;
«Viva Napoli, via la liberazione, viva il popolo, vi amo».

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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