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Avellino, ex operaio Irisbus si impicca a un albero vicino casa: giallo sui motivi

Michele Caprio, ex operaio della Irisbus di 50 anni, è stato trovato impiccato a un albero vicino alla sua abitazione a Paternopoli, in provincia di Avellino. Giallo sui motivi del gesto: pur essendo in cassa integrazione dal 2011, sembra che l’uomo non avesse particolari problemi economici né crisi depressive.
A cura di F.L.
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Si chiamava Michele Caprio e aveva 50 anni l'uomo trovato morto giovedì pomeriggio vicino alla sua abitazione a Paternopoli, in provincia di Avellino. A trovare il corpo del 50enne, impiccato a un albero vicino a casa sua, sono stati i suoi familiari. Caprio era sposato e aveva due figlie di 19 e 16 anni. Pur essendo in cassa integrazione dal 2011, dopo che lo stabilimento Irisbus di Grottaminarda per cui lavorava come elettricista era stato chiuso, sembra che l'uomo non avesse particolari problemi economici. Sui motivi che hanno spinto al suicidio l'uomo indagano adesso i carabinieri, che per il momento non escludono alcuna ipotesi.

Operaio 50enne si suicida impiccandosi: giallo sui motivi

Caprio era considerato una persona solare e disponibile. Da presidente della locale Pro Loco aveva organizzato l'edizione di quest'anno del carnevale del paese. Notevole il suo impegno anche sul fronte sindacale: Caprio era iscritto al sindacato Fismic e aveva partecipato in prima persona ad alcune riunioni al ministero dello Sviluppo economico sulla trattativa che aveva portato al rilevamento dell'azienda da parte di un gruppo imprenditoriale da cui era poi nata l'Industria italiana autobus. Sembra che il 50enne non abbia lasciato nessuna lettera sui motivi dell'estremo gesto, né soffrisse di crisi depressive. La sua morte, tanto tragica quanto inaspettata, resta pertanto avvolta da un alone di mistero.

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