Avellino, incendiata nella notte la vetrata di una macelleria, ipotesi racket

Hanno usato del liquido infiammabile, hanno cosparso la vetrina e hanno appiccato il fuoco. È stata accertata la matrice dolosa per l'incendio che, nella notte scorsa, ha danneggiato la vetrina esterna di una macelleria di Montoro, in provincia di Avellino. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che hanno ascoltato il titolare e acquisito i primi elementi sul posto per avviare gli accertamenti e fare chiarezza sul rogo; tra le piste tenute in considerazione dagli inquirenti c'è quella del racket: potrebbe essersi trattato di una intimidazione a scopo estorsivo.
Le forze dell'ordine sono intervenute insieme ai vigili del fuoco poco dopo la mezzanotte di oggi, 27 settembre, in seguito alla segnalazione dell'incendio arrivata alla centrale operativa. I pompieri hanno provveduto a spegnere le fiamme e, dai rilievi avviati subito dopo, è emerso che si è trattato di un incendio doloso, appiccato usando del liquido infiammabile che era stato gettato sulla vetrina esterna. I danni sono di lieve entità, limitati soltanto alla parte esterna dell'attività commerciale, il fuoco non è arrivato all'interno né ha aggredito altri oggetti che si trovavano nelle vicinanze; esclusi danni strutturali all'edificio e non ci sono stati feriti.
Il titolare, ascoltato dai carabinieri, ha riferito di non avere mai subìto minacce e di non avere sospetti. Le indagini, in questa fase iniziale, non escludono nessuna pista. Viene tenuta in considerazione l'ipotesi che possano esserci dietro questioni legate alla vita privata, ma resta in piedi, come accede per situazioni del genere, anche la possibilità che possa essersi trattato di una intimidazione legata a questioni di racket.