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Avellino, ventenne aggredisce la madre per avere dei soldi: arrestato dai carabinieri

Il giovane ha prima aggredito e minacciato la madre per estorcerle 2.500 euro: poi, al rifiuto della donna, l’ha costretta a salire in macchina per portarla a vendere un orologio, appartenuto al defunto padre, e vari monili in oro. Denunciato dalla donna, si trova ora in carcere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Aggredisce la propria madre per estorcerle del denaro: una vicenda davvero triste quella verificatasi ad Avellino e scoperta dai carabinieri della locale caserma, allertati da una chiamata al 112 effettuata dall'anziana madre della donna, e dunque nonna dell'assalitore. Il giovane, di appena vent'anni, è stato arrestato e portato nel locale carcere di Bellizzi Irpino.

I militari dell'arma hanno scoperto che il quadro di minacce ed estorsioni da parte del ventenne nei confronti della madre andava avanti già da diverso tempo. L'ultimo episodio è avvenuto in questo fine settimana, quando il giovane chiedeva alla madre duemilacinquecento euro in contanti. Ma la donna, che non disponeva di tale somma, si era rifiutata di cedere alla richiesta estorsiva del figlio.

A quel punto, la follia: il ventenne, vistosi rifiutare il denaro richiesto, ha caricato con la forza la madre in macchina, portandola ad un vicino "compro oro" per vendendo un costoso orologio appartenuto al padre defunto, ed alcuni monili in oro della donna. Nel frattempo, però, l'anziana nonna, madre della donna, non ha esitato a chiamare il 112, segnalando le continua minacce ed aggressioni messe in atto dal nipote nei confronti della propria figlia.

I carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Avellino, intervenuti prontamente sul posto, hanno così bloccato il ventenne, portandolo prontamente in caserma. Raccolte le testimoniane della donna, che ha confermato come le minacce e le aggressioni per ottenere denaro erano diventate assidue, soprattutto nell'ultimo periodo, il ventenne è stato tratto in arresto, con l'accusa dei reati di tentata estorsione e sequestro di persona nei confronti della madre. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato così tradotto nella casa circondariale di Bellizzi Irpino.

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