Aveva bruciato 200 ettari di parco del Cilento, arrestato giovane piromane
Un ragazzo di 28 anni originario di Ceraso, in provincia di Salerno, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di incendio boschivo: avrebbe dato alle fiamme 200 ettari di terreno in località Vreccia, a Ceraso, e in località Terradura, nel vicino comune di Ascea. Gli incendi, che da subito erano apparsi dolosi, risalgono all'estate del 2017, le indagini sono state curate dai carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, coordinati dal capitano Mennato Malgieri. I militari, dopo i primi elementi raccolti nell'immediato, sono riusciti a dare un nome al piromane. Gli investigatori si erano messi al lavoro dopo il primo episodio, risalente al 17 luglio del 2017: le fiamme avevano divampato per tutti il pomeriggio e avevano bruciato 200 ettari di macchia mediterranea. Nel corso dei sopralluoghi erano stati individuati diversi focolai, segno che non si era trattato di un incidente ma che qualcuno, volontariamente e in modo organizzato, aveva appiccato il fuoco. In quella circostanza ci fu anche un grave rischio per i residenti e i turisti: le fiamme si erano spinte fino ad alcune abitazioni che si trovano a ridosso dell'area boschiva ed era stato necessario evacuarle e, se non fossero state fermate in tempo, avrebbero minacciato anche delle strutture ricettive, in un periodo dove l'affluenza di visitatori è altissima.
Per spegnere il fuoco, in attesa dei vigili del fuoco, anche i cittadini erano scesi in strada cercando alla meglio di arginare l'incendio. Il giovane arrestato dai carabinieri è stato sottoposto agli arresti domiciliari ed è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
