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Aziende messe in piedi coi soldi riciclati della camorra: sequestro da 2 milioni di euro

Vasta operazione dei carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, che a Sant’Anastasia e nei comuni limitrofi, nella provincia di Napoli, hanno posto sotto sequestro aziende e beni per un valore complessivo di due milioni di euro. Secondo i militari dell’Arma, le aziende sono state messe in piedi grazie ai soldi riciclati del clan Sarno.
A cura di Redazione Napoli
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Immagine di repertorio
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Blitz anticamorra dei carabinieri nel Napoletano: i militari dell'Arma della compagnia di Castello di Cisterna, a Sant'Anastasia e nei comuni limitrofi, hanno posto sotto sequestro due aziende e beni per un totale di due milioni di euro; si tratta di un'azienda casearia e di una concessionaria che vendeva automobili di lusso. Stando a quanto hanno rivelato le indagini dei carabinieri, le due aziende erano nella disponibilità di Luigi Calce e di suo figlio Gennaro, rispettivamente 61 e 36 anni che, nonostante proprietari delle due attività commerciali molto remunerative, dichiaravano redditi annui molto modesti.

L'attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha svelato che i due uomini erano esponenti di spicco del disciolto clan Sarno, egemone proprio a Sant'Anastasia e nella zona circostante: le due attività sequestrate sarebbero state messe in piedi proprio grazie ai proventi illeciti dell'attività criminale e ai soldi riciclati del sodalizio camorristico. Il decreto di sequestro patrimoniale è stato firmato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli e i beni, che erano intestati a prestanome, le cosiddette "teste di legno", sono stati affidati a un amministratore giudiziario, senza facoltà d'uso.

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