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Bacoli, una serra di marijuana all’interno degli scavi di epoca romana

Due persone sono state arrestate dai militari della Guardia di Finanza a Bacoli, nella provincia di Napoli. I due, 46 e 33 anni, avevano messo in piedi una coltivazione di marijuana all’interno della “Grotta dello Scalandrone”, sito archeologico di epoca romana utilizzato come ramificazione dell’antico acquedotto di Serino.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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NAPOLI – Incredibile scoperta quella effettuata dai militari della Guardia di Finanza a Bacoli, località dei Campi Flegrei, nella provincia partenopea: gli uomini delle Fiamme Gialle hanno scoperto una coltivazione di marijuana all'interno di un sito archeologico di epoca romana, la cosiddetta "Grotta dello Scalandrone", appendice dell'antico acquedotto di Serino. I finanzieri della compagnia di Giugliano in Campania hanno così dato esecuzione a due ordinanze di custodia agli arresti domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di un 46enne e di un 33enne del posto, accusati di produzione e spaccio di sostanza stupefacente.

La coltivazione, una vera e propria serra, era stata costruita in una posizione defilata del sito archeologico ed era dotata di sofisticate apparecchiature, tra cui un sistema di irrigazione necessario per la crescita delle piante. Alla serra si accedeva tramite un cunicolo posto sulla Strada Provinciale che costeggia il sito archeologico.

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