Bagnoli, il Pd contro la possibile nomina di Floro Flores a commissario: “Conflitto di interessi”
La nomina – non ufficiale ma data per quasi certa – dell'imprenditore Francesco Floro Flores a commissario straordinario dell'area ex Italsider di Bagnoli, a Napoli, anima il dibattito politico di queste ultime ore a livello cittadino e regionale. Dubbi su un potenziale conflitto di interessi dell'imprenditore, che a Napoli gestisce numerosi business, tra cui l'Arena Flegrea di Fuorigrotta, sono stati avanzati da numerosi esponenti del Partito democratico. Tra i primi a intervenire il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: "Nella nomina del commissario di Bagnoli mi auguro che non ci siano ipotesi che prefigurino anche conflitti di interessi – ha detto il presidente della Regione intervenendo a Lira Tv – Noi verificheremo con grande attenzione sia i profili professionali che ci saranno proposti sia la necessità che non ci siano figure interessate sul piano personale a decisioni che possano riguardare Bagnoli. Mi auguro si vada verso una scelta di trasparenza e professionalità adeguata. Non basta essere buoni imprenditori e manager, occorre una grande competenza amministrativa". De Luca ha poi chiarito il tipo di personalità che, a suo dire, dovrebbe guidare la rinascita di Bagnoli: "Come è noto ha lasciato l'incarico il vecchio commissario Nastasi che ha rinunciato anche alla proposta che gli era stata rivolta. So che il ministro Lezzi sta lavorando su altre ipotesi. La mia opinione è che bisogna individuare una figura tecnica di grande professionalità nel campo amministrativo. Perché per il 90% il problema di Bagnoli è amministrativo: abbiamo contenziosi, sequestri di aree, rapporti con la magistratura".
Un profilo, quello tracciato da De Luca, che è molto diverso da quello di Floro Flores: un imprenditore senza una consolidata esperienza nella Pubblica amministrazione, come il commissario uscente Nastasi. A evidenziare questo dato e a parlare apertamente di potenziale conflitto di interessi è la senatrice del Pd Valeria Valente, vicepresidente del Gruppo Pd a Palazzo Madama e Segretaria della Commissione Giustizia: "La nomina dell'imprenditore Francesco Floro Flores a commissario per Bagnoli, che la stampa oggi dà per certa da parte del Presidente del Consiglio, fa piombare sulla bonifica del sito e sul suo rilancio urbanistico pesanti dubbi. Non soltanto per l'assenza nel suo curriculum, pur brillante in altri ambiti, di competenze specifiche nel campo della trasformazione urbana e del governo di processi amministrativi complessi, ma anche per il potenziale conflitto di interessi di cui è portatore nel caso dovesse effettivamente essere chiamato al delicato incarico". Secondo la senatrice "Flores ha rilevanti interessi imprenditoriali nella città di Napoli. Desta sconcerto – aggiunge con ironia la Valente – che i cinquestelle napoletani – l'ambiente in cui è maturata la scelta – alla prima vera occasione – si siano immediatamente dimenticati dei loro famosi prinicipi-guida di buona amministrazione, di trasparenza e di competenza sbandierati ogni giorno quando erano all'opposizione. Se il governo precedente avesse nominato un imprenditore aperto sostenitore del Pd e in evidente conflitto di interessi a un così importante incarico pubblico, non sarebbe bastata l'Anac, sarebbero ricorsi all'Onu".
Sulla possibile nomina di Floro Flores è arrivata anche una nota in cui il Partito democratico della Campania e metropolitano di Napoli esprimono "profondo disappunto e preoccupazione". Secondo il segretario regionale del Pd Campania Assunta Tartaglione e il segretario metropolitano del Pd di Napoli Massimo Costa la scelta dell'imprenditore "risponde alle logiche della vecchia politica, senza alcuna visione, che non tiene conto delle competenze e non guarda all'interesse dei cittadini. Con la sostituzione di una figura come quella di Salvo Nastasi – aggiungono nella nota – si rischia di bloccare il rilancio dell'area e di frenare i passi avanti compiuti in questi anni tra tante difficoltà e tentativi di sabotaggio. Ricordiamo bene quelli sostenuti direttamente e indirettamente dal sindaco de Magistris, che ieri lanciava una pietra e oggi ritrae la mano. Dopo aver detto che il rifiuto di un commissario era una scelta di principio, oggi apre a questa figura purché sia qualcuno di sua conoscenza". I rapporti tra Floro Flores e De Magistris sono molto stretti: la concessione per la gestione dell'Arena Flegrea di Fuorigrotta (valida per 12 anni con affitto di 50mila euro all’anno e una percentuale sugli incassi) risale al 2015. Il fratello del sindaco di Napoli, inoltre, è attualmente direttore artistico proprio della Arena Flegrea.