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Bagnoli, Renzi punta su Salvo Nastasi commissario straordinario

Il potente dirigente del Ministero ai Beni Culturali, ex commissario del Teatro San Carlo voluto da Silvio Berlusconi è in procinto di tornare a Napoli per guidare il processo di riqualificazione, ormai bloccato da decenni, dell’ex area Italsider a Bagnoli, zona Occidentale di Napoli. Ma Nastasi non ha alcuna esperienza nel settore.
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Il Consiglio dei ministri presieduto da Matteo Renzi non l'ha designato ufficialmente ma secondo indiscrezioni accreditate in pole position – e stavolta definitivamente dopo innumerevoli dietrofront su altrettanti numerosi nomi accreditati – il commissario straordinario per la bonifica e la riqualificazione dell'ex area Italsider di Bagnoli dovrebbe essere Salvo Nastasi, già commissario straordinario del Teatro San Carlo di Napoli designato dall'allora premier Silvio Berlusconi. La notizia trapela da Palazzo Chigi dove ieri la riunione del CdM ha portato su Bagnoli a una non-decisione, come ormai accaduto in altre occasioni: sono oltre trecento (308 per la precisione lo ricorda l'eurodeputato Pd al Massimo Paolucci) i giorni passati dal varo del decreto per il rilancio dell'area ex Italsider.

Il curriculum di Nastasi: dirigente Mibac, capo di gabinetto di 3 ministri

Quarantadue anni, diploma di laurea in Giurisprudenza, dal 2002 dirigente del Ministero ai Beni Culturali e poi capo di gabinetto dello stesso dicastero sotto numerosi ministri (Sandro Bondi e Giampiero Galan con Berlusconi; Lorenzo Ornaghi con Mario Monti premier), Nastasi – sposato con Giulia Minoli, figlia di Giovanni Minoli e di Matilde Bernabei, nipote del ras democristiano già direttore generale della Rai Ettore Bernabei – è considerato un "uomo del fare". Ma è soprattutto stato potentissimo gestore del Fus, il Fondo Unico dello Spettacolo. Non ha, questo si evince chiaramente dal suo curriculum, alcuna esperienza in merito alla gestione di aree industriali dismesse né di bonifiche o di gestioni di situazioni come quella di Bagnoli. Se la sua nomina – e visti i numerosi colpi di scena da Raffaele Cantone in poi il condizionale va usato per forza – dovesse essere confermata, Renzi avrebbe fatto una scelta sicuramente diversa da quella auspicata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris che puntava ad una gestione di Bagnoli che partisse dal territorio, addirittura un sindaco-commissario e dalle previsioni dello stesso presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, esponente dello stesso partito del premier, il Pd.

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