Bagnoli, sequestrate le armi della camorra: trovati kalashnikov e mitraglietta
Gli agenti del commissariato Bagnoli hanno arrestato quattro persone con l'accusa di detenzione abusiva di armi e ricettazione: sono stati bloccati nella serata di martedì, nel corso di una operazione congiunta con i poliziotti della Squadra Mobile, in un appartamento in via Contrada Pisciarielli, al confine tra i quartieri di Agnano e Bagnoli, nella periferia ovest di Napoli: le armi sarebbero quelle del gruppo di camorra attualmente egemone nel quartiere.
A finire in manette Enrico De Martino, 31 anni, Maria Di Pierno, 40 anni, Anna Chiaiese, 29 anni, e Yuseff Aboumouslim, 27 anni, tutti con precedenti di polizia. I poliziotti, durante un controllo in un'abitazione individuata come possibile nascondiglio di armi, hanno notato due persone in un'automobile che, all'arrivo degli agenti, hanno lanciato una chiave e hanno cercato di scappare. I due sono stati bloccati, la chiave è stata recuperata e i poliziotti hanno appurato che era quella dell'abitazione, dove vive una coppia. All'interno, sono stati trovati un fucile mitragliatore, una mitraglietta, due caricatori e 44 cartucce di vario calibro.
I quattro non risultano inquadrati nel clan, ma il profilo più interessante è quello dell'ultimo: di recente scarcerato, è ritenuto vicino a Massimiliano Esposito, anche lui tornato libero da pochi mesi, e a sua volta considerato figura di rilievo nel panorama camorristico locale, con alle spalle una lunga militanza nel clan D'Ausilio di Bagnoli e attualmente legato ai pregiudicati che la Dda indica come il gruppo che attualmente sta cercando di prendere il controllo degli affari criminali sul quartiere.