Banconote e marche da bollo false per atti giudiziari a Tar, Pra e Motorizzazione: arresti
Laboratori clandestini per la produzione di marche da bollo false finiti sotto sequestro; quattro presunti falsari arrestati, e altre due persone denunciate. È il bilancio dell'operazione coordinata dalla Procura di Napoli, realizzata dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, che ha portato alla luce un traffico di banconote e valori bollati contraffatti e depositati al Tar di Napoli, negli uffici giudiziari, al Pubblico Registro Automobilistico e alla Motorizzazione delle province di Napoli e Caserta, con un
elevato danno erariale in corso di quantificazione.
L'indagine, denominata "Il Rosso" e avviata nell'ottobre 2016, ha smantellato un'organizzazione che operava sul territorio delle province di Napoli e Caserta; tra gli indagati sei avvocati del foro di Napoli e Avellino e cinque titolari di agenzie automobilistiche, che hanno utilizzato stabilmente valori di bollo falsi presso gli uffici pubblici. I reati contestati a vario titolo sono la falsificazione, l'introduzione
sul territorio dello Stato, la detenzione e la messa in circolazione di banconote e valori bollati falsi, oltre alla truffa aggravata ai danni dello Stato. I carabinieri hanno anche arrestato un ulteriore soggetto trovato in possesso di 249 banconote false da 50 euro. L'indagine segue altre quattro importanti operazioni nello specifico settore dei valori bollati contraffatti: "Marche Legali" di novembre 2014, "Cicero" di luglio 2015, "Falco" di dicembre 2016 e "Toghe Pulite" di luglio 2017.