Attenzione ai finti carabinieri che vi svaligiano casa: ecco il loro identikit
Si presentano alla porta in tre. Uno veste la divisa d’ordinanza, uno indossa la pettorina distintiva e un altro è in borghese. Qualificandosi come appartenenti all’Arma dei carabinieri, bussano alla porta della vittima prescelta e pretendono di eseguire una perquisizione domiciliare adducendo le scuse più strane. Uno stratagemma che, però, funziona perché fa leva sul panico del momento e sull’ingenuità dei malcapitati, spesso anziani. Come è successo lo scorso 8 marzo ad una donna residente in via Emilio Scaglione, a Marianella, che ha fatto entrare in casa i tre malfattori, ingannata dalla loro aria sicura e tradita dall’ordine perentorio di visitare l’appartamento.
Semplice, e collaudato nei minimi particolari, il raggiro. Mentre l’uomo in divisa, ma senza cinturone e fondina, di corporatura robusta e dall’apparente età di circa 55 anni, insieme al secondo falso collega si fa accompagnare dall’anziana nel giro dell’abitazione, distraendola, il terzo è libero di muoversi nelle altre stanze e di frugare in armadi e cassetti. Un bottino costituito dal denaro in contante e dai gioielli di famiglia che i truffati conservano in casa, così come un reato ignobile per le conseguenze psicologiche che può provocare alle vittime, a cui spesso viene sottratto quanto faticosamente risparmiato in una vita. I tre, dopo l’ispezione, si sono poi dileguati a bordo di una Renault Megane di colore scuro. Gli ultimi casi sono avvenuti, sempre nella periferia a nord di Napoli, in via Caprera a Piscinola e, ieri, a Scampia, dove però la badante dell’anziana si è insospettita e ha allontanato i delinquenti prima che portassero a termine il colpo.
Sulla base delle denunce finora fatte, le informazioni raccolte e gli identikit, poliziotti e carabinieri sono in queste ore sulle tracce della banda dei finti militari, utilizzando, ove possibile, anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza.