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Barra: amianto, carcasse d’auto e perfino un cavallo in una maxi-discarica abusiva

Gli uomini del reparto Tutela ambientale della polizia municipale di Napoli hanno sequestrato a Barra, in via Pini di Solimene, una discarica abusiva di 18mila metri quadri. L’area era gestita da due pregiudicati che vi avevano avviato un’attività di demolizione. Tra i rifiuti speciali e pericolosi viveva anche una famiglia rom di 5 persone con animali al seguito.
A cura di Francesco Loiacono
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Lastre di amianto, carcasse d'auto, altri rifiuti speciali ma anche una famiglia rom con animali al seguito. All'interno della maxi discarica abusiva sequestrata mercoledì dagli uomini del reparto Tutela ambientale della polizia municipale di Napoli è stato trovato veramente di tutto. L'area in questione, di oltre 18mila metri quadri, è di proprietà comunale e si trova in via Pini di Solimene a Barra, sotto l'asse autostradale della autostrada A3 all'altezza dello svincolo per San Giorgio a Cremano. A gestire lo spazio in maniera abusiva erano due persone: il 62enne S.P. e suo figlio 26enne S.V., entrambi pregiudicati.

Nell'area viveva anche una famiglia rom

I due avevano messo su un'attività di riparazione e demolizione di veicoli, dai quali ricavavano ricambi usati. Ma non solo: pur nella condizione di estremo degrado nella quale vivevano, i due ospitavano (non si sa se a pagamento) in uno dei locali una famiglia Rom composta da 5 persone e allevavano numerosi animali da cortile: tra le bestie ritrovate ad aggirarsi tra i rottami capre, galline, cani, gatti e perfino un cavallo. La scoperta della polizia municipale del capoluogo campano è avvenuta nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali. Nell'area in questione, in terra battuta, parte dei rifiuti era anche interrata: dalle prime ispezioni si sono potute contare 25 grosse lastre di amianto, circa 180 pneumatici fuori uso, decine di metri cubi di materiali da risulta edile, un grosso cumulo di asfalto, sette rottami di natanti e decine di veicoli in parte smontati.

L’intera area è stata adesso sequestrata ed è iniziato l'iter per l'avvio delle operazioni di bonifica. I due pregiudicati sono invece stati denunciati per i reati di occupazione e danneggiamento di beni demaniali.

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