Barra, controlli anti baby-gang: 15enne fermato con un manganello nascosto nel giubbino
Proseguono i controlli delle forze dell'ordine sul territorio partenopeo, recentemente travolto da episodi di micro-criminalità spesso derubricati troppo velocemente nella voce "baby-gang". E, di riflesso, non si fermano le "scoperte" delle forze dell'ordine che emergono durante questi controlli.
L'ultimo, in ordine temporale, arriva dalla periferia est, nella vecchia "cintura industriale" di Napoli che la delimitava dai comuni del Vesuviana. Gli agenti del commissariato di San Giovanni-Barra, durante un servizio di controllo del territorio, hanno fermato tre ragazzi nei pressi della locale stazione della Circumvesuviana, situata in via Comunale delle Murelle, mentre confabulavano tra loro in modo sospetto.
Gli agenti si sono così avvicinati ai tre sulla banchina della stazione, notando uno strano "rigonfiamento" nel giubbino indossato da uno dei tre ragazzini, risultati poi essere tre quindicenni, tutti incensurati e provenienti da Somma Vesuviana, comune dell'hinterland napoletano. E durante il controllo delle forze dell'ordine, è emerso che il giovane con lo "strano rigonfiamento", aveva nascosto nel proprio giubbino un manganello telescopico nero, lungo circa mezzo metro e con anima in ferro.
Alle domande dei militari, che gli hanno chiesto il perché avesse con sé quella che è a tutti gli effetti una vera e propria arma, il giovane ha spiegato di aver portato con sé il manganello per difendersi da eventuali attacchi di baby-gang. Ma questo, ovviamente, non l'ha salvato dai guai giudiziari: il quindicenne è stato infatti prontamente denunciato, dopo le formalità di rito, in stato di libertà per il reato di porto abusivo di armi, e subito dopo è stato riaffidato al padre. Il manganello, invece, è stato ovviamente sequestrato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.