Basilica di San Giovanni Maggiore, danneggiato con un trapano un affresco del Cinquecento
Stavano effettuando dei lavori di ristrutturazione in un immobile privato e per sbaglio, hanno danneggiato con il trapano un prezioso affresco del Cinquecento. Il secolare dipinto si trova nella basilica di San Giovanni Maggiore, nel cuore di Napoli, a pochi passi da via Sedile di Porto. L'utensile in azione ha trapassato la parete intaccando "La Madonna in trono con San Pietro e un donatore" un affresco databile tra il 1522 e il '23.
Quando l'incidente è avvenuto nella Basilica era in corso una seduta di laurea sulla Storia della Cina dell'Istituto Orientale di Napoli. Sebbene si tratti di un luogo di culto esiste un accordo con la Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, che ha in comodato d'uso la basilica, e l'Università. La Cappella dove si trova l'affresco è dedicata a Santa Maria dei Greci – e per questo è motivo di visita di molti componenti della comunità greca presente a Napoli, oltre che di turisti – e viene anche conosciuta come Cappella del paleologo. Il dipinto danneggiato si trova in una cappella quattrocentesca dedicata a Santa Maria dei Greci. Quando il luogo di preghiera e di raduno dei profughi si spostò nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (oggi in Via San Tommaso d’Aquino), fondata verso il 1530 da Tommaso Demetrio Paleologo, la cappella fu intitolata a Santa Maria di Costantinopoli. Ancora oggi, per tale motivo, è meta di numerose visite dei componenti della comunità greca a Napoli.