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La morte di Kobe Bryant, star NBA, e di sua figlia

Basket, il Napoli rende omaggio a Kobe Bryant: maglie “24” e un lungo applauso al PalaBarbuto

Il Napoli Basket ha reso omaggio a Kobe Bryant, leggendario campione dell’Nba scomparso una settimana fa in un tragico incidente in elicottero. Al PalaBarbuto, prima della partita della squadra di casa contro Bergamo, i giocatori sono scesi in campo con la maglia numero 24 del campione dei Los Angeles Lakes, poi un minuto di silenzio e un lungo applauso.
A cura di Redazione Napoli
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Semplicemente "Kobe Forever". Il Napoli Basket ha reso omaggio a Kobe Bryant, leggendario campione dell'Nba scomparso una settimana fa in un tragico incidente in elicottero insieme alla figlia di 13 anni Gianna e ad altre sette persone. Il saluto da brividi è andato in scena questa sera al PalaBarbuto prima della partita della squadra di casa contro Bergamo.

Il Napoli Basket omaggia Kobe Bryant

Durante il riscaldamento tutta la squadra partenopea ha indossato la maglia numero 24 con il nome "Kobe" sulla schiena. Prima dell'inizio della partita è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo dell'ex cestista 41enne, che è terminato con un lungo applauso.

Il "Mamba" che amava l'Italia e Napoli

Il "Black Mamba" dei Los Angeles Lakers, uno dei giocatori più forti e vincenti di sempre, era molto legato all'Italia, dove aveva trascorso molti anni durante la sua infanzia in Calabria e a Forlì. Bryant amava Napoli e Capri. Nel corso degli anni era stato immortalato più volte sull'isola Azzurra con la famiglia durante i lunghi viaggi in Italia, tra le Cinque Terre e il golfo di Napoli.

Al seguito del padre, il piccolo Kobe imparò la nostra lingua e mosse i primi passi sul parquet dei campi da basket. Lo fece entrando nella squadra degli ‘Aquilotti' delle Cantine Riunite Reggio Emilia. "Crescere in Italia mi ha dato un incredibile vantaggio – dichiarò in un'intervista rilasciata alla FIBA nel marzo dello scorso anno – Non ho imparato come passarmi la palla sotto le gambe o dietro la schiena, bensì la tattica. Cose come muovermi senza palla, fare passaggi semplici, usare la mano sinistra e quella destra. Come usare l’angolo per appoggiare la palla al tabellone, come muovermi sui blocchi: tutte queste cose. Quando sono tornato in America, gli altri ragazzi non sapevano come fare quelle cose".

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