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Bassolino sosterrà la Valente: “Il mio voto andrà al Pd, sarò coerente con la mia storia”

L’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, ha annunciato che domenica 5 giugno voterà per Valeria Valente a Napoli. Lo ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook, dove, però ,non ha risparmiato altre critiche sull’operato del Partito Democratico.
A cura di Valerio Barbato
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Valeria Valente e Antonio Bassolino
Antonio Bassolino e Valeria Valente

Antonio Bassolino voterà Valeria Valente. Adesso a dirlo non sono più le voci di corridoio, le parole della candidata, le dichiarazioni del vicesegretario Lorenzo Guerini. Lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook il diretto interessato, senza far mancare la vena polemica che si trascina ormai dalla spaccatura post-primarie. "Naturalmente domenica prossima, in coerenza con la mia storia e la mia battaglia politica e culturale, faccio il mio dovere di fondatore del Pd", scrive Antonio Bassolino, ma lo fa dopo un preambolo che funge da risposta all'appello di qualche giorno fa di Valeria Valente che scrisse: "Caro Antonio, adesso basta. Te lo chiedo col rispetto di sempre, ma con altrettanta fermezza", riferendosi ai numerosi, neanche troppo mascherati, attacchi sulle scelte della candidata del Pd, in maggiore misura quella di allearsi con Ala di Denis Verdini.

Così Bassolino, prima di annunciare il suo voto in favore della coalizione pilotata dal Partito Democratico, ha ancora avuto parole poco carine nei suoi confronti: "Mi sono fatto interprete del turbamento di tanti elettori per l’alleanza con Ala  – scrive sulla sua pagina Facebook – Alle mie preoccupate critiche non si è risposto con la riflessione e il dialogo ma con incaute e arroganti dichiarazioni. Mi auguro che questi atteggiamenti non ci facciano perdere altri consensi". Poi fa un richiamo anche al livello nazionale del partito, reputando dannosa la scelta di affiancarsi ad Ala per "il PD e lo stesso Matteo Renzi, tanto che a Roma nessuno la difende". L'ex sindaco di Napoli conclude dicendosi preoccupato per il numero di votanti: "Temo che sarà molto forte l’astensionismo, malgrado l’alto numero di liste e di candidati: un astensionismo consapevole e critico, che si aggiunge a quello ormai strutturale".

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