Batteri nell’acqua potabile dell’ospedale di Avellino: rischia la chiusura
Nell'acqua potabile dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino sarebbero stati rinvenuti batteri coliformi in concentrazione maggiore a quella consentita. Come riporta Il Mattino, nei giorni scorso l'Asl ha inviato all'amministrazione comunale irpina comunicazione di quanto riscontrato all'interno del nosocomio della città. Il Moscati, dunque, rischia la chiusura: si attendono però i risultati delle nuove analisi disposte sull'acqua dell'ospedale. La legge in materia prevede che il sindaco, massima autorità cittadina, in presenza di una seconda comunicazione sulla presenza di batteri nell'acqua, disponga la chiusura dell'erogazione dell'acqua in ospedale. Seconda comunicazione che dovrebbe arrivare in seguito ad altre analisi commissionate dal sindaco Gianluca Festa alla fine di settembre. Analisi i cui risultati, però, risultano illeggibili nella parte in cui si indica il prospetto inquinante dell'acqua potabile dell'ospedale.
Dunque, la seconda rilevazione è ininfluente e l'ospedale resta aperto. A fugare i dubbi dovrà essere dunque la seconda comunicazione dell'Asl di Avellino, sulla base di nuove analisi effettuate dall'Arpac. A questo punto, in caso si riscontrasse ancora la presenza di batteri coliformi in quantità eccessive, il sindaco Festa sarebbe tenuto ad informare la Procura e la Prefettura e ad interrompere l'erogazione dell'acqua potabile al San Giuseppe Moscati, arrecando pesanti disagi allo svolgimento del quotidiano lavoro dell'ospedale di Avellino. I batteri coliformi, in grossa concentrazione come nel caso del Moscati, rendono l'acqua non potabile e quindi pericolosa per la salute.